Impianto fotovoltaico: come funziona e quanto costa
Sempre più persone richiedono l’installazione di un impianto fotovoltaico, in quanto capace di portare energia all’interno della loro abitazione, ridurre il costo delle bollette e apportare un notevole contribuito all’ambiente per via delle sue basse emissioni.
Ma quali sono le sue caratteristiche principali? Scopriamolo subito!
Impianto fotovoltaico costi
I costi indicativi di un impianto fotovoltaico variano a seconda della potenza e sono i seguenti:
– 3 kWatt: settemila euro;
– 6 KWatt: tredicimila euro;
– 9 kWatt: diciottomila euro.
Impianto fotovoltaico cos’è
Un impianto fotovoltaico non è altro che un impianto elettrico costituito da diversi moduli fotovoltaici, i quali, attraverso lo sfruttamento dell’effetto fotovoltaico che si avvale di materiali sensibili alla luce del sole (vedi il silicio), producono energia elettrica.
Essa può essere a sua volta utilizzata subito oppure accantonata per essere ceduta alla rete elettrica, in modo da generare un guadagno monetario.
Per una casa privata sono di solito sufficienti tre kWatt orari di potenza, generati da un dispositivo di circa tredici-quindici moduli e collegati tra loro da un apposito sezionatore regolamentato dalla normativa CEI 64-8.
Contatori e monitoraggio
Al fine di assicurare il corretto funzionamento dell’impianto fotovoltaico, sono necessari i seguenti elementi:
– connessione a Internet, grazie alla quale è possibile non solo intervenire in tempo reale in caso di guasti e malfunzionamenti, ma anche ponderare la produttività dell’impianto;
– contatore di produzione: ha il compito di misurare l’intera energia prodotta e di calcolare la percentuale auto consumata che non verrà conteggiata all’interno delle fatture;
– contatore bi direzionale: il suo ruolo consiste nel misurare l’energia prelevata e immessa direttamente verso le utenze domestiche.
Impianto fotovoltaico come funziona
I componenti chiave di un impianto fotovoltaico sono appunto le celle fotovoltaiche.
Queste ultime non sono altro che delle cellule foto elettriche con specifiche tecniche variabili a seconda dell’esposizione alla luce.
La corrente elettrica prodotta dalle celle fotovoltaiche viene raccolta all’interno di un circuito, indirizzata verso i cavi elettrici del pannello per poi dirigersi verso gli altri elementi dell’impianto.
Tipologie di celle fotovoltaiche
Attualmente è possibile trovare tre differenti tipologie di celle fotovoltaiche, a seconda della composizione della struttura in silicio:
– amorfo: i pannelli in silicio amorfo presentano una colorazione nera oppure scura e assicurano una spiccata leggerezza e flessibilità.
Hanno inoltre uno spessore limitato a soli pochi millimetri e assicurano una piacevole resa estetica.
I loro rendimenti elettrici sono piuttosto bassi, poiché si aggirano intorno al 6%-10%;
– policristallino: i pannelli realizzati con questo materiale si distinguono per il colore blu brillante e i cristalli di silicio vengono posizionati in modo del tutto casuale per sfruttare al meglio la luce del sole.
Rappresentano la soluzione intermedia tra i moduli in silicio amorfo e monocristallino;
– monocristallino: i pannelli in silicio monocristallino, oltre ad avere una colorazione scura tendente al nero, presentano i bordi smussati e si orientano tutti verso la medesima direzione.
Sono la soluzione più costosa, ma anche la più efficiente in assoluto.
Impianto fotovoltaico tipologie
Esistono due gruppi principali di impianti fotovoltaici:
1. stand-alone: chiamati anche a isola, non sono collegati a nessuna rete di distribuzione e sfruttano l’energia elettrica nel medesimo momento in cui la producono.
Se provvisti di accumulatore, possono anche accantonarla per utilizzarla quando si presenta la necessità;
2. grid-connected: si tratta di dispositivi connessi a una rete elettrica di distribuzione gestita da terze parti.
I suoi moduli fungono pertanto da generatori di corrente e possono far funzionare tutti gli apparecchi che funzionano tramite alimentazione elettrica.
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