Qual è l’impatto dell’architettura sostenibile sull’ambiente?
Impatto dell’architettura sostenibile: siamo circondati ormai da edifici ricoperti di pannelli solari, rivestiti di piante o che hanno finestre molto grandi per favorire una penetrazione più ampia ai raggi del sole. Ma ci siamo mai chiesti quale impatto questi edifici green abbiano effettivamente sull’ambiente?
L’impatto ambientale di questi edifici si racchiude essenzialmente in tre vantaggi per la nostra salute e per quella dell’ambiente:
- Proteggere dal riscaldamento globale;
- Ottimizzare le risorse energetiche con il minimo danno per l’ambiente;
- Contenere l’inquinamento e lo sfruttamento delle risorse della Terra.
Cerchiamo di analizzare e comprendere tali benefici più da vicino, grazie ad una ricerca dell’EPA, Agenzia di Protezione dell’Ambiente.
Impatto dell’architettura sostenibile sul riscaldamento ambientale
Secondo una stima dell’EPA, limitando l’analisi agli Stati Uniti, gli edifici architettonici tadizionali rrappresentano il 38% del totale delle emissioni di anidride carbonica presenti. È evidente che le architetture green ridurrebbero queste emissioni di gas, responsabili del riscaldamento globale e contribuirebbero in modo indiretto a migliorare la salute della Terra.
Inoltre, i palazzi green sono solitamente costruiti in luoghi centrali, da cui è possibile spostarsi con facilità; questo invoglia le persone ad utilizzare la bici e i mezzi pubblici al posto dell’auto, riducendo l’utilizzo di un altro strumento che produce inquinamento ambientale e anidride carbonica.
Inoltre, la presenza di edifici green aiuta a diffondere nell’opinione pubblica la consapevolezza dei problemi ambientali, conducendo le persone a ricercare sempre più frequentemente abitazioni all’interno di architetture sostenibili, piuttosto che tradizionali.
Ottimizzazione delle risorse energetiche con le architetture sostenibili
Sempre dalle stime EPA, il settore delle costruzioni tradizionali incide per il 39% sul totale dell’energia consumata negli Stati Uniti. Gli edifici consumano energia per le attività della vita quotidiana, come cucinare, riscaldarsi, lavarsi e illuminare gli ambienti. Tuttavia è dimostrato che gli edifici dotati di certificazione energetica utilizzano il 25% di energia in meno, rispetto agli edifici non certificati.
Questo succede non solo perché spesso questi edifici sono alimentati da energie rinnovabili, come ad esempio l’energia solare, ma anche perché nel loro design sono inseriti alcuni elementi che permettono di ridurre l’impatto energetico. La vegetazione sui tetti, ad esempio, può aiutare a mantenere le abitazioni più fresche in estate, mentre i pannelli solari passivi, che conservano l’energia immagazzinandola nelle batterie, possono essere utili a riscaldarle in inverno.
Anche il consumo di acqua in questi edifici è minore. Questo perché questo edifici possono contenere apparecchi e dispositivi efficienti che riducono l’uso dell’acqua del 15%, contribuendo quindi anche a ridurne sensibilmente gli sprechi. Inoltre l’acqua utilizzata ma non eccessivamente sporca, come quella del bucato o della cucina, può essere indirizzata verso altre forme di utilizzo, ad esempio per alimentare le fontane cittadine.
Impatto dell’architettura sostenibile sullo sfruttamento delle risorse
Bisogna considerare infine che il settore delle costruzioni ha un grosso impatto ambientale, con la produzione del 23% di inquinamento dell’aria, generato da tutto ciò che è necessario nel processo produttivo, dalla produzione al trasporto dei materiali, fino all’effettiva fase di costruzione.
Gli edifici verdi, che usano prevalentemente materiali da costruzione rinnovabili, aiuteranno a preservare le risorse dell’ambiente dallo sfruttamento eccessivo; nel caso del legno, ad esempio, la limitazione del suo utilizzo come materiale da costruzione significherebbe preservare gli ecosistemi boschivi e la naturale azione di filtraggio che questi svolgono rispetto all’anidride carbonica.
Si limiteranno poi anche gli sprechi e la grande quantità di rifiuti cui il settore edilizio è soggetto, con la tendenza al riciclo e al reimpiego dei materiali, piuttosto che al loro conferimento in discarica.
Anche la qualità dell’aria all’interno degli edifici sostenibili è migliore, poiché se questi integrano la vegetazione nelle costruzioni, l’aria sarà più pulita e meno contaminata da eventuali composti che materiali inquinanti possono rilasciare nell’atmosfera. Si migliora così quindi anche la salute delle persone che vivono in quegli ambienti.
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