I designer di Ideo pensano al carpooling del futuro
La diffusione e l’evoluzione del carpooling, unite al progresso tecnologico nel settore dell’automotive, potrebbero davvero rivoluzionare completamente il nostro modo di spostarci sulle strade. Pensiamo per un momento all’automobile con la quale ci sposteremo tra una ventina d’anni: molto probabilmente la immaginiamo incredibilmente confortevole, silenziosa, elettrica, a zero emissioni, altamente tecnologica… e nostra. E se non fosse così? Se il concetto di proprietà degli autoveicoli stesse pian piano mutando, andando sempre di più verso il concetto del trasporto pubblico? Ebbene, questa sembrerebbe una delle più promettenti direttive del carpooling del futuro.
Il carpooling del futuro
Nel nostro mondo di viaggi solitari in automobile è già arrivata la rivoluzione di BlaBlaCar, il primo popolare servizio di carpooling: i viaggi individuali sono stati completamente trasformati, con la mutazione di autovetture autonome in mezzi condivisi. Ma cosa succederà nel futuro quando il carpooling sarà ancora più popolare e le automobili, oltre ad essere sostenibili, saranno anche autonome? L’unione di questi due mondi crea infatti un mare di nuove possibilità, in quanto d’un tratto è possibile pensare alla propria automobile che scorrazza in giro per le strade dei perfetti estranei in piena autonomia.
La visione di Ideo
Alcune delle suggestioni più rivoluzionarie a proposito di carpooling arrivano dalla Ideo, una compagnia internazionale di design con oltre 700 impiegati. Ebbene, questi acclamati designer hanno presentato la propria visione dell’automobile autonoma e condivisa del futuro. Elegante ed ipertecnologico, il veicolo che sta al centro di questo progetto è un minivan a quattro posti pilotato da una intelligenza artificiale, pensato per essere utilizzato in modo efficace sia in modalità privata che in condivisione, permettendo per l’appunto di impostare l’insonorizzazione dei singoli sedili. Se infatti oggi il carpooling è un fenomeno eminentemente social, non è detto che resterà sempre e comunque tale nel futuro, quanto condividere con altri un’automobile sarà un atto quotidiano come prendere un treno, un bus o la propria automobile.
Facilitare la condivisione continua
Secondo il concept di Ideo, nel futuro i proprietari di questi veicoli autonomi potranno decidere di volta in volta che utilizzo farne: potranno utilizzarli in modo privato, o potrebbero darsi al carpooling tradizionale, offrendo dei passaggi a terzi, oppure potrebbero mettere a disposizione la propria automobile per il servizio di carsharing, noleggiando quindi il proprio veicolo a degli utenti paganti. In questo senso, dunque, un’auto privata nell’arco di una giornata potrebbe più volte trasformarsi in una risorsa pubblica, così da ammortizzare – per esempio – l’investimento iniziale per il suo acquisto. Come ha spiegato il partner di Ideo Danny Stillion, a capo del progetto ‘Future of Automobility’, «stiamo incoraggiando le case automobilistiche a iniziare a tenere conto di questa nozione di interni disegnata per facilitare la condivisione continua».
Un viaggio fluido e condiviso
E la vettura autonoma progettata da Ideo appositamente per il carpooling del futuro è pensata per rendere l’esperienza di viaggio più godibile e fluida possibile: l’abitacolo è infatti totalmente trasparente, mentre le porte si chiudono automaticamente per facilitare l’entrata e l’uscita dal mezzo. Per cancellare il tipico imbarazzo iniziale nel condividere un mezzo di trasporto ristretto con degli estranei, all’inizio di un servizio di carpooling uno schermo sul parabrezza mostra delle informazioni sui passeggeri a bordo; un altro esempio dell’attenzione dei designer verso il via vai caratteristico dei servizi di carpooling è poi la presenza di una luce sotto ogni sedile, per fare sì che nessun passeggero dimentichi qualcosa nell’automobile al momento dell’uscita. Il settore dell’automotive, del resto, non si sta muovendo molto lontano dagli ideali di Ideo, anzi: Elon Musk ha già pensato ad un servizio di condivisione delle Tesla mentre i proprietari non le utilizzano, Uber ha fatto e farà tremare i tassisti di mezzo mondo e i giganti del mondo digital come Google e Apple sembrano pronti a gettarsi nella mischia, mentre i marchi automobilistici storici stanno correndo la maratona verso le prime driverless car. Il riassunto di tutto questo, almeno per ora, è la visione di Ideo: affascinante, no?
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo