Un casa con un impianto fotovoltaico sul tetto
Italia

Il governo taglia le bollette, ma anche gli incentivi per le rinnovabili

IL PROVVEDIMENTO. Il governo ha promesso di tagliare del 10% le bollette energetiche delle piccole e medie imprese. Un intervento tanto desiderato e sicuramente utile per il rilancio economico del paese, che però rischia di danneggiare il settore delle rinnovabili. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha infatti presentato la bozza del provvedimento sul taglio delle bollette svelando l’arcano: il mancato introito delle future bollette verrà prelevato dagli incentivi per le rinnovabili. Nel dettaglio, per colmare il vuoto il ministero avrebbe proposto dei tagli retroattivi agli incentivi per il solare fotovoltaico e l’introduzione di nuove tasse sull’autoproduzione di energia rinnovabile.

LA RISPOSTA DI LEGAMBIENTE. La risposta del mondo ambientalista non si è fatta attendere. In prima fila Legambiente, che attraverso il vicepresidente Edoardo Zanchini ha esposto le proprie lamentele: i tagli previsti dal Ministero «vanno in una direzione esattamente contraria agli interventi di cui il paese avrebbe bisogno». Le proposte del Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi secondo Zanchini «sembrano avere come unica prospettiva quella di fermare la crescita delle rinnovabili e di aiutare i grandi gruppi energetici in crisi».

FERMARE IL PROVVEDIMENTO. Secondo Legambiente la riduzione del 10% delle bollette delle piccole e medie imprese creerebbe vantaggi inferiori a quelli possibili attraverso una strategia fondata sulle fonti rinnovabili. Come ha ribadito Zanchini, «tutti condividiamo la necessità di ridurre la spesa energetica, e per questo riteniamo non accettabile che si scelga una strada che va solo nella direzione degli interessi dei grandi gruppi energetici legati alle fonti fossili».