Goletta Verde 2022: il 32% delle acque è inquinato
Il viaggio di Goletta verde è iniziato oltre 30 anni fa, in una delle iniziative Legambiente più conosciute. Al centro delle campagne Goletta verde e Goletta dei laghi c’è l’emergenza legata agli inadeguati servizi di depurazione, ovvero la presenza massiccia di scarichi non depurati che finiscono direttamente o indirettamente nei nostri mari e nei nostri laghi. Si tratta quindi di un problema ulteriore, che si somma a quelli relativi alla presenza di microplastiche, di plastiche, nonché alle conseguenze delle ecomafie. E anche quest’anno ha avuto luogo il monitoraggio scientifico delle acque italiane, tra mari, laghi, fiumi e torrenti, per mettere sotto la lente di ingrandimento alcuni dei punti più critici: i risultati, ancora una volta, non sono positivi.
I risultati dei Goletta verde 2022
I dati pubblicati pochi giorni fa da Legambiente sono il risultato dei monitoraggi compiuti dalle campagne distinte Goletta verde e Goletta dei laghi 2022. In tutto, tra il 20 giugno e il 1° di agosto, sono state analizzate acque in 19 regioni italiane, per un totale per esempio di 37 laghi differenti. Mettendo tutte le informazioni insieme, Legambiente sintetizza affermando che il 32% delle acque costiere e dei laghi analizzati risulta oltre i limiti, e quindi “inquinato o fortemente inquinato”. Nella maggior parte dei casi – il 55% dei punti critici – il problema viene individuato a livello delle foci di fiumi, di torrenti e di canali. Si parla quindi in modo specifico di scarichi abusivi e di mala depurazione, problemi che affliggono il paese da decenni, tanto da portare l’associazione ambientalista a parlare dell’Italia come di “un malato cronico”. In totale i campioni raccolti da Legambiente son stati 387, dei quali, dopo delle apposite analisi microbiologiche, 124 sono stati segnalati come oltre i limiti imposti dalle legge quanto a concentrazione di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli.
Scarichi malandati o illegali compromettono le acque italiane
L’attenzione è rivolta quindi pricipalmente verso torrenti, canali e fiumi, i quali come spiegato da Legambiente sono «i principali veicoli con cui l’inquinamento causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva al mare e nei laghi: dei 188 ‘punti critici’ di questa tipologia monitorati da Legambiente (sui 387 complessivi), 103 (55%) sono risultati oltre i limiti di legge». Al di fuori di questo gruppo, i 199 campioni restanti, relativi a mari o laghi, hanno superato i limiti nell’11% dei casi (si parla dunque di 21 casi).
I dati variano di regione in regione: degli 11 punti campionati in Veneto nessuno è risultato oltre i limiti, in Friuli si parla di un punto su 10, nelle Marche di 5 campioni su 12, in Calabria di 11 punti su 21, e via dicendo.
Goletta verde 2022: i risultati dei mari italiani
Guardando ai mari, 83 campioni su 261 sono risultati oltre i limiti. Facendo due conti, quindi, si parla di un punto inquinato ogni 91 chilometri di costa. Nello specifico il 55% delle fonti è risultato inquinato, con il 42% del totale “fortemente inquinato”. Si parla dunque di sistemi di depurazione inefficaci, malandati o assenti, che mettono a rischio i mari che bagnano il paese.
Goletta dei Laghi 2022: i risultati dei laghi italiani
Sono stati 126 i rilevamenti effettuati sui 37 laghi italiani, in 11 regioni differenti. Di questi, il 33% – ovvero 42 campioni – sono risultati oltre i limiti di legge. Anche in questo caso la colpa è soprattutto delle foci: il 53% dei prelievi fatti presso le acque in entrata è risultato oltre i limiti.
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