Gli USA risarciscono i Navajo con 554 milioni di dollari
UNA CAUSA MILIARDARIA. Lo territorio dei Navajo si estende per 27.000 chilometri quadrati tra New Messico, Arizona e Utah, ed è la maggiore riserva indiana esistente al mondo. Secondo un accordo del 1800, il governo federale degli Stati Uniti ha sempre avuto il potere di controllare tutte le risorse della regione, in particolar modo carbone, petrolio, legname e agricoltura, avendo però l’obbligo di reinvestire il ricavato per il benessere dell’economia locale. In realtà la maggior parte dei beni è stato quasi totalmente assorbito dagli USA lasciando la popolazione indiana, per lo più poverissima, in una grave miseria. Nel 2006 le tribù indigene hanno dato il via a una causa e oggi, a 8 anni di distanza, la nazione Navajo pare finalmente aver ottenuto giustizia.
IN FUTURO FORSE ALTRE RIVENDICAZIONI. La causa delle tribù indigene è stata riconosciuta legittima ed è stata stabilito un risarcimento di 554 milioni di dollari. L’accordo è stato ufficialmente annunciato nella sede della Navajo Nation a Window Rock in Arizona a settembre, e il denaro sarà versato nel giro di un paio di mesi. La cifra è stata calcolata stabilendo che la cattiva gestione è iniziata nel 1946 portando il risarcimento a una stima massima di 900 milioni di dollari. Inoltre, secondo il procuratore generale Harrison Tsosie, questo accordo non preclude alle tribù di portare avanti in futuro altre rivendicazioni, ad esempio per la gestione l’acqua o per l’inquinamento da uranio.
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