Anche gli animali d’allevamento rischiano l’estinzione
LE CONSEGUENZE DELL’ALLEVAMENTO INDUSTRIALE. Cosa ce ne facciamo degli asini, ora che tutti gli agricoltori hanno il trattore? E perché mai continuare ad allevare i maiali neri italiani, se quelli rosa originari del nord Europa sono estremamente più produttivi? Sono questi pensieri, figli dell’industria dell’allevamento e del suo tendere al profitto a tutti i costi, a mettere a repentaglio la biodiversità animale tipica del nostro paese. Basti pensare che in Italia esistono circa 250 razze di grandi animali da allevamento, tra i bovini, gli equini, i suini, gli ovini e i caprini. Insieme a loro, un numero quasi sterminato di razze avicole: la maggior parte di queste razze, complice l’avvento dell’allevamento industriale, hanno però perso quasi completamente il proprio valore produttivo, soppiantate da razze ibride e decisamente più cosmopolite.
RAZZE AUTOCTONE PIU’ FORTI. Ma bisogna tenere bene a mente che lasciar scemare verso l’estinzione intere specie animali è un errore gravissimo, per l’ambiente e per l’uomo stesso. Come sottolinea Daniele Bigi, ricercatore agro-alimentare dell’Università di Bologna, le razze autoctone «sono più forti, si adattano meglio alla rigidità del clima o alle disponibilità alimentari offerte dalla natura e sostengono, così, economie locali che altrimenti scomparirebbero». Oltre a ciò, la biodiversità è già di per se stessa un valore, a prescindere dai ragionamenti economici degli allevatori italiani.
RARE. Fortunatamente le razze cadute in disgrazia presso l’industria dell’allevamento non devono vedersela completamente da sole: in Italia esiste infatti dal 2002 l’associazione Rare (Razze autoctone a rischio estinzione), la quale si occupa della tutela, del recupero e della valorizzazione delle razze autoctone di interesse zootecnico. Altri paesi europei hanno già tempo avviato iniziative simili, tutte collegate una all’altra dall’organizzazione ombrello Save Foundation, che coordina tutte le associazioni nazionali nella protezione della biodiversità animale e vegetale.
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