Gerboa: cos’è e dove vive
Il gerboa è un roditore del deserto che vive principalmente in Africa Settentrionale e in Asia, in condizioni climatiche piuttosto calde.
Si tratta di piccoli animali molto veloci, che possono arrivare a correre fino a 24 chilometri all’ora, un comportamento imposto dai numerosi inseguitori che tendono a predarli.
Molti scienziati considerano i gerboa come dei canguri in miniatura dato che il loro aspetto morfologico è molto simile per la presenza di lunghe zampe posteriori e di corte zampe anteriori.
Anche il loro modo di deambulare ricorda quello dei canguri poiché saltellano in modo irregolare.
Che cos’é il gerboa ?
I gerboa sono una delle 33 specie di roditori muniti di coda lunga (fino a 25 centimetri) che mostrano l’aspetto di grandi topi (dimensioni da 5 a 15 centimetri).
Le loro orecchie, un carattere distintivo della razza, possono essere piccole, sottili e rotonde oppure larghe, ampie e appuntite, a seconda delle famiglie d’appartenenza dell’esemplare.
Il corpo è ricoperto da un mantello folto, setoso e morbido, che si caratterizza per assumere la colorazione che meglio si adatta all’ambiente in cui l’animale vive (mimetismo criptico).
La coda, che ha una lunghezza maggiore delle dimensioni di corpo e testa, viene utilizzata dal roditore non soltanto per i salti, ma anche come supporto per bilanciarsi in posizione eretta.
Grazie alla loro capacità di spiccare salti di oltre 3 metri, i gerboa sono in grado di allontanarsi rapidamente dai predatori, anche per la funzione della coda, che li sostiene in caso di necessità.
Generalmente si tratta di esemplari notturni che di giorno rimangono nelle tane, mentre durante la notte escono alla ricerca del cibo (semi, radici, insetti).
In inverno i piccoli roditori vanno in letargo e tendono a bloccare l’uscita della tana con ammassi di terriccio, per conservare il calore all’interno, mentre in estate una simile operazione serve per impedire al caldo di penetrare.
Dove vivono i gerboa ?
La prima caratteristica che distingue questo animale, rendendolo praticamente inconfondibile, è la sua andatura saltellante associata a rapidissimi cambiamenti di velocità, corse e improvvisi stop.
Un altro aspetto piuttosto insolito dei gerboa è ol loro stile di vita, collegato alla distribuzione di varie tane, scelte in base alle esigenze climatiche e ambientali.
Si considerano almeno 4 tane, di cui quella invernale (che è la più piccola)
dove sono soliti rifugiarsi utilizzando buchi piuttosto stretti e la cui apertura viene tappata con terriccio e foglie secche, per impedire al freddo di penetrare all’interno.
In estate, invece, questi esemplari scelgono due differenti tipi di rifugio: il primo temporaneo e usato come copertura diurna in attesa delle ricerca di cibo durante le notte e il secondo permanente dove nascondere i piccoli.
C’é poi una tana legata al periodo delle piogge, di solito situata in alto per evitare che il dilavamento del terreno possa inondarla creando un grosso pericolo per la loro sopravvivenza.
Come quasi tutti gli animali che vanno in letargo, anche i gerboa tendono a nutrirsi moltissimo prima di rifugiarsi nella tana, in modo tale da avere a disposizione abbondanti riserve di grasso corporeo (che normalmente è assente).
Questi roditori sono creature solitarie che soltanto durante il periodo degli accoppiamenti si riuniscono in colonie temporanee.
La loro alimentazione è costituita soprattutto da radici, tuberi, insetti, semi duri.
L’accoppiamento è di tipo poligamo, per cui un esemplare maschile può unirsi a numerose femmine, anche consanguinee, senza che tale comportamento possa influire sulla discendenza.
Le cucciolate sono contenute (da 2 a 6 piccoli) e vengono seguite direttamente dalla madre dopo una gestazione compresa tra 25 e 35 giorni, sempre durante l’estate.
L’accudimento dei piccoli, come per numerose altre tipologie di mammiferi, prevede un’iniziale fase di allattamento seguita dallo svezzamento, durante cui i cuccioli incominciano a uscire dalla tana e a nutrirsi con radici e semi.
Oltre al gerboa esistono 5 sottofamiglie di questa specie, comprendenti i topi saltatori e i topi betulla, esemplari che spesso condividono con essi sia gli habitat che le abitudini.
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