La Francia mette al bando le stoviglie di plastica usa e getta
Stoviglie di plastica addio
Buone notizie dalla Francia: il governo francese ha infatti varato una legge che elimina completamente l’utilizzo e la produzione di piatti, bicchieri e posate in plastica usa e getta. Ai picnic in giardino, alle feste campestri, ma anche davanti alla macchinetta del caffè, dunque, ci saranno importanti cambiamenti in senso sostenibile.
Quattro anni per adeguarsi alla legge
Bisogna ammettere che la Francia negli ultimi anni ha portato avanti, sul fronte della sostenibilità, alcune iniziative molto pregevoli: da ricordare e soprattutto da imitare è per esempio la legge che hai istituito il reato di spreco alimentare per i grandi rivenditori che buttano il cibo nella spazzatura. In questo senso, la legge relativa alle stoviglie in plastica segue la via verso una maggiore sostenibilità del paese transalpino: nel 2020 scatterà infatti il divieto di produzione, vendita e cessione gratuita delle stoviglie monouso in plastica. In questi 4 anni i produttori saranno quindi tenuti a sostituire le materie di produzione con surrogati organici biodegradabili, i quali, come abbiamo visto, non mancano di certo.
Transizione energetica per la crescita verde
I piatti e le posate di plastica usa e getta faranno quindi la stessa fine che in molti paesi hanno già fatto i sacchetti di plastica, i quali sulla scia dell’iniziativa italiana sono stati banditi una volta e per sempre e sostituiti da materiali biodegradabili. La legge francese in questione, entrata in vigore il 30 agosto, si inserisce nel più ampio quadro di misure per la ‘Transizione energetica per la crescita verde“, nato in conseguenza della conferenza sul clima Cop21 tenutasi proprio a Parigi lo scorso anno. Per capire l’importanza di questo provvedimento, bisogna sapere che in Francia vengono prodotti ogni anno 4,73 miliardi di bicchieri di plastica. Solo una fetta marginale, pari all’1% viene riciclata correttamente, con un conseguente impatto enorme sull’ambiente.
Favorevoli e contrari
Come si poteva prevedere, le reazioni alla legge sono contrastanti. Da una parte stanno gli ambientalisti, che ovviamente guardano con grande favore al provvedimento e auspicano che altri Paesi lo prendano a modello il prima possibile. Dall’altra parte della barricata stanno invece i detrattori, i quali sostengono che la legge violi le norme dell’Unione Europea riguardanti la libera circolazione delle merci: a loro dire, infatti, a farne le spese saranno i consumatori francesi, costretti a dover rinunciare alle economiche – ma inquinanti – stoviglie usa e getta. Seguendo questi ragionamenti, però, sarebbero ben pochi i progressi nel campo della sostenibilità che potremmo raccontare.
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