Fotovoltaico in Italia: come sta cambiando il mercato?
Il 2015 per il fotovoltaico non è stata un’ottima annata. Le nuove installazioni hanno registrato uno stop e la potenza complessiva ne ha risentito, ma il dato incoraggiante viene dal settore domestico che continua a registrare delle buone performance. È vero, il 2015 sembra ormai lontano e l’anno in corso, secondo alcune proiezioni, sembra aver recuperato un po’ del terreno perso ma le analisi, si sa, possono essere fatte soltanto a distanza di tempo. La fotografia scattata dal “Rapporto Statistico sul Solare Fotovoltaico 2015” pubblicato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) è esaustiva e dettagliata e ci dà la possibilità non solo di conoscere il numero, la tipologia e la distribuzione delle installazioni fotovoltaiche italiane ma anche di comprendere l’andamento del settore e le sue probabili evoluzioni.
688.398 impianti fotovoltaici in esercizio
Al 31 dicembre 2015 gli impianti fotovoltaici in esercizio in Italia risultano 688.398, per una potenza installata pari a 18.892 MW, che hanno prodotto 22,9 TWh di energia.
Gli impianti di piccola taglia (potenza inferiore o uguale a 20 kW) costituiscono oltre il 90% degli impianti totali installati in Italia e rappresentano il 18% della potenza complessiva nazionale. La taglia media degli impianti installati in Italia alla fine del 2015 è pari a 27,4 kW.
I settori del fotovoltaico installato
Dei 22.942 GWh prodotti in Italia nel corso del 2015, il 55% è generato dal settore industriale (che include anche le centrali fotovoltaiche), il 21% dal settore terziario, il 13% dal domestico e l’11% dal settore agricolo. Il settore industriale è anche quello con i maggiori autoconsumi, il 44% dei 4.270 GWh autoconsumati in Italia nel corso del 2015, seguito dal terziario (28%), dal domestico (21%) e dal settore agricolo (8%).
Nuove installazioni in calo del 23%
Nel solo anno solare 2015, sono stati installati poco più di 40.000 impianti, la quasi totalità di potenza inferiore ai 200 kW, per una potenza installata complessiva pari a 298 MW.
Rispetto al 2014, gli impianti entrati in esercizio nell’anno sono diminuiti circa del 23% e si riduce del 30% anche la potenza installata; la differenza si spiega principalmente con l’entrata in esercizio durante il 2014 degli ultimi impianti in Conto Energia.
Gli impianti entrati in esercizio nel corso del 2015 – per lo più installazioni di fotovoltaico a servizio di utenze domestiche – hanno una potenza media (7,1 kW) notevolmente più bassa rispetto a quella degli anni precedenti, portando la taglia media nazionale degli impianti fotovoltaici a poco più di 27 kW.
Impianti per tensione di connessione
La quasi totalità degli impianti installati in Italia (669.709 su 688.398, pari al 97,3%) sono collegati alla rete in bassa tensione. La restante parte, costituita da poco meno di 20.000 impianti di fotovoltaico connessi alla media tensione, rappresenta tuttavia il 58,4% della potenza installata sull’intero territorio nazionale. Infine, un esiguo numero di impianti è collegato alla rete di alta tensione per una potenza pari a circa 1.176 MW (6,2% del totale).
I nuovi impianti entrati in esercizio nel corso del 2015 sono soprattutto impianti di piccola taglia collegati alla rete in bassa tensione.
Fotovoltaico in Lombardia: la Regione con più impianti
Tra le regioni italiane si rileva una notevole eterogeneità in termini di numerosità e potenza installata degli impianti fotovoltaici. Nel 2015 la Lombardia conta più di 100.000 impianti sul territorio, seguita dalla regione Veneto (93.168 impianti). Le due regioni insieme rappresentano il 28,3% degli impianti installati sul territorio nazionale. In termini di potenza installata è invece la Puglia a detenere, con 2.600 MW, il primato nazionale; nella stessa regione si rileva anche la dimensione media degli impianti più elevata (61 kW).
Le regioni con più bassa penetrazione di impianti fotovoltaici sono la Liguria, il Molise e la Valle D’Aosta.
Roma la provincia più ‘solare’
Data la crescita meno impetuosa del numero di impianti nel 2015, la distribuzione provinciale risulta poco distante da quella dell’anno precedente.
Roma è la prima provincia italiana per numero di impianti fotovoltaici installati, con il 3,7% del totale nazionale. Seguono la provincia di Treviso e la provincia di Brescia con il 3,3%.
Nel Sud Italia la provincia di Lecce, con il 2,1%, è quella con il maggior numero di installazioni a fine 2015.
Quale tipologia di pannello fotovoltaico è più diffusa?
Il grafico a barre mostra la distribuzione dei pannelli fotovoltaici per tipologia di pannello, per ciascuna regione. In tutte le regioni prevalgono i pannelli a silicio policristallino, seguiti dai pannelli monocristallini, mentre il film sottile e le altre tipologie di pannelli sono utilizzate in quantità ancora modesta. A livello nazionale il 73% della potenza installata è realizzato in silicio policristallino, il 21% in silicio monocristallino e il 6% in film sottile o in materiali diversi. Le nuove tipologie di pannelli in film sottile sono utilizzate in misura percentualmente più elevata in Sicilia, dove rappresentano il 12% della potenza installata. La Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige sono invece le regioni con la più elevata percentuale di pannelli monocristallini (rispettivamente il 37% e il 35% del totale).
Impianti incentivati con il Conto Energia
Come dicevamo, le installazioni hanno subito un forte calo dallo stop agli incentivi del Conto Energia. L’istogramma mette in evidenza la potenza installata complessiva degli impianti fotovoltaici a partire dal 2013, ultimo anno utile per effettuare la richiesta di incentivazione tramite Conto Energia. A fine 2015, il GSE incentiva attraverso questo meccanismo il 94% della potenza installata in Italia pari a 17.701 MW.
Il 59% della potenza incentivata si riferisce ad impianti collocati non a terra, istallati su edifici, pensiline, serre, ecc. Il 14% di questa potenza, inoltre, è stata installata in sostituzione di coperture in eternit. Il restante 41% è collocato a terra.
Autoconsumi in Italia nel 2015
Specificando come per autoconsumo si intenda l’energia elettrica prodotta che non viene immessa nella rete di trasmissione o di distribuzione dell’energia elettrica in quanto direttamente utilizzata nel luogo di produzione, in Italia gli autoconsumi nel 2015 risultano pari a 4.270 GWh (il 18,6% della produzione complessiva degli impianti fotovoltaici), in crescita del 20% rispetto al valore del 2014 e del 2013. L’autoconsumo massimo si è avuto nel mese di Luglio, in corrispondenza del picco di produzione.
L’istogramma qui sotto rappresenta le percentuali di autoconsumo (rapporto tra l’energia autoconsumata e quella prodotta) per classe di potenza, considerando sia tutti gli impianti sia solo gli impianti che hanno fatto autoconsumo. Le percentuali più elevate di autoconsumo sono ascrivibili agli impianti di taglia medio- piccola (da 0 a 200 kW). In generale la percentuale minima di autoconsumo si è verificata in corrispondenza del mese di agosto, tranne che per gli impianti con potenza fino a 20 kW. L’andamento si spiega evidentemente con i minori consumi delle attività produttive durante le ferie estive, in un momento di elevata produzione fotovoltaica. Nel settore domestico praticamente tutti gli impianti fanno autoconsumo.
E nel mondo cosa è successo?
Mentre in Italia il fotovoltaico rallenta, nel mondo cosa succede? Il grafico riporta i primi otto Paesi che, a livello mondiale, hanno la maggiore potenza installata in impianti fotovoltaici alla fine del 2015. Il primato mondiale spetta alla Cina con più di 43 GW installati (di cui 15.100 MW installati nel solo anno 2015), che ha sorpassato la Germania ove a fine 2015 risultano installati 40 GW.
È considerevole anche l’incremento dell’installato in Giappone e in USA (rispettivamente circa 9.700 MW e 6.600 MW addizionali).
Italia e Spagna hanno contribuito in modo decisamente più contenuto alla crescita della capacità fotovoltaica mondiale, con incrementi, rispettivamente, di 298 MW e di 49 MW.
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