Mai sentito parlare del forno solare?
Una cosa è certa: di questi tempi nessuno ha voglia di accendere il forno in casa. Per diversi motivi, tutti assolutamente validi. Prima di tutto perché, con le ondate di calore che stanno colpendo il nostro Paese come del resto l’intera Europa, passa il desiderio di accendere una forte fonte di calore in casa, che andrebbe irrimediabilmente ad aumentare le temperature dello spazio domestico. In secondo luogo, si tenderebbe a lasciare il forno spento per l’aumento dei costi dell’energia, così da mantenere bassa la bolletta. Ecco allora che in questi giorni diventa particolarmente interessante l’ipotesi del forno solare. Ne hai mai sentito parlare? Di tipologie ne esistono davvero tante, con forme e principi molto differenti. In tutti i casi, però, i forni solari permettono di cuocere degli alimenti utilizzando unicamente l’energia del sole, o meglio, il calore dei raggi solari.
Quando sono stati inventati i forni solari?
Sono tantissime le persone che non hanno mai sentito parlare dei forni solari, i quali possono essere considerati come un’originale novità. In realtà, però, questi dispositivi hanno una storia piuttosto lunga. Prima del forno elettrico, e ancora prima del forno a gas, esistevano infatti già dei modelli di forno ad azione solare: parliamo del Settecento. A creare il primo caso documentato di forno a raggi solari è stato peraltro un personaggio noto, ovvero il geologo e alpinista svizzero Horace Bénédict de Saussure. Considerato come uno dei fondatori dell’alpinismo e in quanto tale ossessionato dal Monte Bianco – la cui vetta venne conquistata nel 1786 dal cercatore di cristalli Jaques Balmat e dal medico Michel Gabriel Paccard – de Saussure si concentrò anche sullo studio della capacità di riscaldamento al variare dell’altitudine. Fu proprio nel portare avanti questa attività che mise a punto un rudimentale forno solare, ovvero una piccola serra portatile in legno e vetro, all’interno della quale si potevano raggiungere i 100 gradi. Quello fu di fatto il primo esempio di forno solare nella storia.
Cuocere con il sole: i vantaggi
Sono innumerevoli i vantaggi di un forno solare. Questi dispositivi permettono di cuocere in assenza di energia elettrica e di gas. Si capisce quindi che un fornetto di questo tipo è prezioso quando ci si trova lontani dall’agio della civiltà, come per esempio accade durante il campeggio. Ma un forno solare può essere prezioso in caso di black out, di assenza di collegamento elettrico o in seguito a situazioni emergenziali. Il forno solare può inoltre essere una buona alternativa all’uso dei pericolosi forni a cherosene o altri combustibili che, per le loro emissioni, risultano molto pericolosi per l’apparato respiratorio. Quest’ultimo, come è noto, è un problema molto diffuso in molti Paesi poveri. Non presentando né contatti né fiamme vive, il forno solare azzera le probabilità di incendio, e ovviamente elimina del tutto i consumi energetici. E vogliamo sottolineare quando potrebbe essere comodo in questi giorni torridi un forno solare in giardino o sul poggiolo, per poter cuocere i propri pasti senza riscaldare anche l’appartamento?
Le tipologie di forno solare
Esistono tante diverse tipologie di forno solare in commercio. Basta per esempio cercare questi dispositivi su Amazon per rendersene conto. Alcuni sono delle scatole simili quanto a principi di base al prototipo di de Saussure; altri invece presentano una grande parabola, che concentra il calore in cima a un’asta posta al centro; altri ancora presentano una struttura simile a quella di una griglia portatile. Non bisogna sorprendersi del fatto che i prezzi siano estremamente diversi di modello in modello, con forni solari che costano poco più di 100 euro e altri modelli che superano i 1.000 euro.
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