Empower Generation, il Nepal si illumina grazie alle sue donne
L’accesso all’energia moderna e pulita è essenziale per garantire lo sviluppo umano. Senza luce non c’è progresso. Questo vale ancor di più in quella parte di mondo tra l’Asia e il Pacifico in cui 700 milioni di persone non hanno accesso all’elettricità e dove almeno 2 miliardi di persone bruciano legna, sterco e scarti dei raccolti per cucinare e riscaldare le proprie abitazioni. Il concetto di povertà abbraccia anche quello energetico. E per eradicarlo, è necessario implementare nuove tecnologie, coinvolgere la comunità, sensibilizzare alla manutenzione dei prodotti per evitare nuovi rifiuti, generare reddito e capacità locali.
Ne abbiamo parlato con Empower Generation, un’organizzazione che opera sul territorio nepalese con un duplice obiettivo: diffondere l’energia solare nelle comunità rurali e lavorare al fianco delle donne nepalesi attraverso progetti di micro-credito. Nel 2012 infatti, il Governo nepalese si è unito al progetto Sustainable Energy for All (SEforALL) per assicurare l’accesso energetico, migliorare l’efficienza ed aumentare la quota di energie rinnovabili. Ma per il Paese c’è ancora da lavorare.
Qual è la storia di Empower Generation?
Empower Generation è stata fondata nel 2011 da Anya Cherneff, Bennett Cohen e Sita Adhikari. Anya stava cercando di offrire un impiego sostenibile a donne altrimenti vulnerabili alla schiavitù, mentre Bennett stava pensando a come diffondere l’energia pulita nei paesi in via di sviluppo. Sita invece già gestiva in Nepal una cooperativa di microfinanza e desiderava trasformarla in una vera e propria impresa che potesse dare più spazio alle donne. Quando Anya e Bennett hanno incontrato Sita in Nepal, insieme hanno riconosciuto il potenziale di un progetto che unisse le problematiche della disuguaglianza di genere all’impiego nel settore dell’energia pulita.
Qual è l’obiettivo di Empower Generation?
Empower Generation promuove l’imprenditoria femminile mediante la distribuzione di energia pulita alle comunità rurali. Lo facciamo offrendo alle imprenditrici interessate tutti gli strumenti per avviare un’attività in proprio: prestiti a tasso agevolato, formazione per le competenze aziendali, tutoraggio e accesso a una catena di fornitura di prodotti, come luci solari e fornelli.
Secondo Empower Generation, perché il ruolo delle donne è così importante nella transizione energetica?
Le donne sono tutt’oggi tra i gruppi maggiormente a rischio, anche in ambito energetico. Per procurarsi le risorse primarie, percorrono lunghe distanze che le espongono a episodi di violenza. A causa dell’uso di carbone, sterco e legname per cucinare, le donne e le giovani ragazze soffrono di disturbi polmonari dovuti all’inquinamento “indoor”, ovvero per cause riconducibili alle sostanze tossiche prodotte da metodi di cottura, riscaldamento e illuminazione degli ambienti interni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2012 dei decessi prematuri causati dall’inquinamento atmosferico domestico, il 60% ha colpito donne e bambine.
Le donne, decisive nella gestione domestica, sono le più interessate alle tecnologie energetiche pulite. Inoltre, conoscono i bisogni energetici della comunità e possono influenzare le scelte energetiche su larga scala. Perché ci sia una transizione energetica, dunque, la presenza delle donne negli organismi decisionali delle politiche energetiche è fondamentale.
Il Nepal è uno dei paesi più poveri del mondo, afflitto da una violenza e una disuguaglianza di genere profondamente radicate. Quali sono i problemi principali che Empower Generation affronta?
Generalmente molte delle nostre imprenditrici avrebbero difficoltà a trovare lavoro a causa dell’età, della casta, della mancanza di istruzione e della disuguaglianza di genere. Prima di formare le nostre donne, dobbiamo assicurarci che l’intera comunità si fidi di loro e acquisti un prodotto completamente innovativo e nuovo. Lavoriamo per costruire la reputazione delle nostre imprenditrici, organizziamo eventi locali dove spieghiamo il nostro lavoro. Questi incontri diventano anche l’opportunità per informare la comunità locale sui benefici dell’energia pulita e dei prodotti offerti dalla nostra rete. Inoltre, far parte di un’associazione legata ad un’organizzazione internazionale dà alle nostre beneficiarie un certo prestigio, aiutandole a riacquisire quel ruolo cruciale per guidare il cambiamento.
In che modo Empower Generation fa la differenza?
Dal 2011, Empower Generation ha aiutato 23 donne a iniziare 20 attività commerciali, formando 300 agenti di vendita in 12 distretti in Nepal. La nostra rete di distribuzione di aziende a conduzione femminile ha venduto 58.580 prodotti energetici; abbiamo offerto a 294.626 persone energia e illuminazione più pulita e più sicura; le famiglie hanno risparmiato oltre 2 milioni di dollari per la gestione energetica; e abbiamo convertito 12.843 tonnellate di CO2.
Le imprenditrici della nostra rete imparano a gestire un’impresa, guadagnare un reddito, impiegare persone. Empower Generation non solo fornisce alle donne rurali la capacità di gestire le proprie attività, ma di sviluppare maggior fiducia in se stesse.
Dopo 20 anni, il governo nepalese ha deciso di indire le elezioni locali e ha incoraggiato le donne a partecipare nel tentativo di creare un migliore equilibrio di genere. Cinque delle nostre donne imprenditrici si sono candidate. Due hanno vinto le elezioni: Chhaya Devkota è ora vice sindaco della municipalità di Bhanjani e Gita Pariyar è ora membro del distretto di Taklung, nel distretto di Gorkha. Se la posizione delle donne rurali, come Chhaya e Gita, non fosse stata sdoganata da un’attività redditizia, non avrebbero potuto affrontare le disuguaglianze di genere nelle loro comunità.
Considerando l’instabile situazione politica in Nepal, qual è il ruolo del governo nell’avanzamento delle rinnovabili?
Il governo ha un ruolo importante e si sta muovendo per sviluppare anche in Nepal una coscienza sull’uso delle rinnovabili. Tuttavia, a inizio 2017, dopo un’indagine al responsabile dell’Autorità per l’Energia elettrica, il governo ha scoperto degli interessi, condivisi con l’India, sull’approvvigionamento energetico. Grazie a questi accordi, si è verificato un miglioramento significativo della trasmissione, specialmente attorno alla valle di Kathmandu. Parallelamente però, il mercato dell’energia solare è crollato causando significative conseguenze sull’opinione pubblica dal momento che si è diffusa la percezione di un imminente miglioramento della rete. Insomma, per ogni passo in avanti, qualcosa non va. La strada per la transizione energetica in Nepal è ancora lunga, ma ci si sta lavorando.
Quali sono le nuove prospettive future di Empower Generation?
Empower Generation punta alla distribuzione capillare di energia pulita, anche alle comunità rurali off-grid. Abbiamo per questo avviato una campagna di raccolta fondi per formare 300 donne a diventare agenti di vendita nei distretti di Chitwan, Surkhet e Kailali, aree dove le donne hanno scarse opportunità di istruzione e lavoro. Desideriamo anche espandere il nostro modello in altri Paesi, come in India, Myanmar e Senegal.
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