Ecobonus 2022: tutto quello che occorre sapere
Il Governo ha deciso di prorogare l’ecobonus 2022 fino al 31 dicembre 2024, cercando in questo modo di incentivare i lavori edilizi di riqualificazione energetica della maggior parte degli edifici. Si tratta in definitiva di detrazioni fiscali, ovvero la restituzione di parte della somma pagata per l’esecuzione dei lavori sotto forma di detrazioni Irpef, ovvero scalandoli ogni anno dalle tasse, per un numero massimo di 10 anni. L’ecobonus 2022 prevede due aliquote, una del 50% e una del 60% a seconda dei lavori eseguiti. Ciò che potrebbe in effetti attirare l’attenzione dei proprietari di case è che l’ecobonus 2022, in alternativa alla detrazione Irpef, può essere ottenuto in modo più rapido e immediato attraverso lo strumento dello sconto in fattura o della cessione del credito.
Ristrutturare la propria abitazione con l’intento di renderla più efficiente dal punto di vista energetico, quindi avere un’abitazione meno inquinante e che ci fa risparmiare, è ora più conveniente che mai. Ma vediamo nel dettaglio a chi spetta l’ecobonus 2022 e per quali tipi di interventi edilizi può essere richiesto.
A chi spetta l’ecobonus 2022
L’ecobonus 2022 spetta a una platea molto ampia di contribuenti, che sono:
- persone fisiche titolari di un diritto reale sull’immobile, comodatari, inquilini e condomini per i lavori attinenti alle parti comuni dell’edificio.
- soggetti titolari di redditi d’impresa, siano essi persone fisiche o società di persone o di capitali.
- enti privati o pubblici che svolgono attività non classificate come commerciali
- associazioni tra professionisti
Ciò che conta è che l’immobile sia già esistente e riscaldato, restando esclusi tutti quei lavori eseguiti su nuovi immobili in via di costruzione.
Ecobonus 2002: quali sono le spese detraibili al 50%
Le spese per gli interventi di riqualificazione energetica che danno diritto a una detrazione pari al 50% delle spese sostenute sono:
- posa in opera di impianti dotati di caldaia a condensazione con efficienza energetica di classe A o superiore, senza l’installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, al posto dei vecchi impianti di climatizzazione invernale.
- acquisto e posa in opera di porte esterne, portoncini e finestre comprensive di infissi e schermature solari.
- sostituzione o nuova installazione di impianti di climatizzazione invernali con tecnologia di funzionamento a biomassa. In questo caso la detrazione non può superare i 30.000 euro.
Ecobonus 2022: quali sono le spese detraibili al 65%
La detrazione al 65% riguarda una serie di interventi molto più numerosi di quelli visti precedentemente e sono:
- tutti gli interventi di riqualificazione energetica.
- i lavori che rispettano i requisiti di tramittanza termica U elencati nell’allegato E del decreto attuativo Mise e che riguardano sia le strutture verticali, sia quelle orizzontali di unità immobiliari, edifici o di parte di edifici.
- acquisto e installazione di strumentazione multimediale per il controllo da remoto del sistema di climatizzazione, dell’impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda.
- Installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda, sia per usi domestici che industriali.
- sostituzione di impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione di classe energetica A o superiore dotati di sistemi di termoregolazione evoluti.
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con impianti ibridi formati da una caldaia a condensazione abbinata a una pompa di calore che funzionano in simbiosi.
- Installazione di generatori d’aria calda a condensazione al posto dei sistemi di climatizzazione invernale.
- sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori, a condizione che porti a un risparmio energetico di almeno il 20%.
- sostituzione parziale o integrale dei sistemi di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza.
- installazione di scaldacqua a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria al posto del tradizionale scaldacqua.
Quali sono gli importi massimi detraibili
L’ecobonus 2022 fissa dei tetti massimi alla detraibilità delle spese. Si attesta ai 30.000 euro la spesa massima detraibile per la sostituzione degli impianti termici, mentre per gli interventi di posa di pannelli solari o lavori riguardanti gli interventi su involucro, la spesa sale a 60.000 euro. Per l’acquisto e l’installazione dei micro-cogeneratori il limite di spesa è di 100.000 euro.
Nel caso in cui non si trovi un’impresa disposta a fare lo sconto in fattura o un istituto di credito che accetti la cessione del credito, la detrazione fiscale avverrà in 10 rate che verranno scalate dall’Irpef per un periodo di 10 anni.
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