In Francia un eco-quartiere immerso nella natura
Gli eco-quartieri nascono con l’idea di promuovere un elevato livello di qualità della vita, sviluppando soluzioni che favoriscano la condivisione e un approccio più sostenibile alle attività umane. Qualsiasi eco-quartiere risponde chiaramente a principi di edilizia a basso impatto ambientale, puntando sul risparmio energetico, sull’utilizzo di fonti rinnovabili e di sistemi incentrati sul recupero delle risorse.
Philippe Gazeau, l’architetto specializzato in eco-district
Le prime realizzazioni risalgono agli anni ’90 e ultimamente si stanno diffondendo sempre più in tutto il mondo. L’architetto e urbanista francese Philippe Gazeau ne ha progettati diversi, specializzandosi nello sviluppo di nuovi modelli abitativi in grado di rigenerare aree urbane periferiche a partire dall’integrazione con l’ambiente e da una visione sostenibile del costruito.
A Bordeaux un eco-quartiere che mixa edilizia libera e social housing
L’ultimo eco-quartiere, realizzato nella periferia di Bordeaux, in Francia, è una soluzione che unisce l’edilizia libera al social housing, con la messa a disposizione di 90 unità abitative, 50 delle quali verranno vendute a prezzo di mercato e le restanti saranno concesse a canoni calmierati per i meno abbienti.
Immerso in un grande parco
Il complesso è diviso in due parti: una che dà su Rue des Lendemains e l’altra che invece affaccia su un’ampia area verde riservata ai residenti. Questo contrasto conferisce all’eco-quartiere due anime, una rivolta a nord, più metropolitana e l’altra a sud che guarda il canale.
Il progetto si propone di offrire differenti articolazioni morfologiche e tipologiche che si organizzano e sviluppano attorno ad un giardino centrale. Gli edifici che compongono il progetto hanno caratteristiche diverse e quelle con il maggior numero di unità abitative sono due torri urbane, la cui altezza consente di sfruttare la verticalità, lasciando ampie pozioni di suolo utilizzabili per questo giardino collettivo e di ottimizzare l’esposizione, favorendo l’ingresso di illuminazione e ventilazione naturale.
Un insieme di piccole torri urbane
La torre più alta si trova nella parte sud-orientale dell’eco-quartiere e ne rappresenta il simbolo distintivo, un vero land mark all’interno del paesaggio. L’edificio ha alla base una piastra semi-interrata dove sono stati ricavati locali tecnici, parcheggi per auto e biciclette e anche uno spazio comune, una sorta di terrazza, utilizzabile da tutti gli abitanti del distretto. Su questa superficie sono state anche create delle abitazioni unifamiliari che si affacciano su dei piccoli giardini privati ricavati nella piastra.
Le facciate delle abitazioni che danno verso sud si aprono verso i giardini, creando un dialogo tra interno ed esterno e si differenziano in base all’esposizione, con dei muri laterali che garantiscono privacy e protezione dal rumore e dal vento.
Materiali naturali e progettazione sostenibile
Il progetto rispetta elevati standard di sostenibilità con la scelta di materiali naturali, come il legno, la realizzazione di schermature solari che proteggono da un eccessivo irraggiamento e una particolare attenzione all’isolamento termico.
Cuore dell’eco-quartiere rimane il grande giardino, pensato come uno spazio da vivere, coniugando attività ricreative, con la creazione di parchi giochi e aree dedicate all’attività fisica o al relax e porzioni di terreno dove la natura è stata lasciata intatta. Le aree che costeggiano il canale sono delle vere e proprie oasi naturalistiche, rare da trovare in un contesto urbano.
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