Donnola: dove trovarla in Italia
La donnola, con la sua lunghezza media pari a trentacinque centimetri, è l’animale carnivoro più piccolo d’Europa.
È caratterizzata da un corpo lungo e snello, con pelo raso di colore biancastro sul ventre e fulvo sul dorso.
Le zampe sono invece corte e la testa è di piccole dimensioni.
Appartiene alla famiglia dei Mustelidos, la quale include la lontra, il tasso, il visone, la puzzola, il furetto e l’ermellino.
Per quanto riguarda il muso, è corto, appuntito, dalla forma triangolare e dotato di lunghi baffi.
Gli occhi e le orecchie sono infine piccoli e tondeggianti.
Qual è l’habitat della donnola
La donnola frequenta numerosi ambienti, basti pensare alle zone cespugliate, ai terreni coltivati, alle praterie ad alta quota, alle radure, ai boschi e ai luoghi popolati dall’uomo, dove ha la possibilità di trovare rifugio e cibo in quantità.
Non disdegna nemmeno conigliere, pollai e piccionaie, nelle quali è capace di mietere tantissime vittime.
Donnola caratteristiche
Si tratta di un animale molto abile a nuotare, a correre e ad arrampicarsi, tanto che riesce a spingersi oltre i duemila metri.
Le sue aspettative di vita in natura corrispondono a quattro anni, mentre in cattività può tranquillamente raggiungere i dieci anni.
Gli esemplari maschi sono più grandi delle femmine di circa un terzo.
Si tratta inoltre di un animale molto solitario, territoriale, agile e aggressivo.
Per attaccare le sue prede compie dei movimenti molto veloci alla nuca e al collo sostenendosi con le unghie delle zampe anteriori.
Cosa mangia la donnola e quali sono le sue abitudini
La donnola è un animale predatore solito a muoversi durante la notte per cacciare conigli, topi, uccelli, pesci, rettili, anfibi, roditori e lepri.
Può inoltre integrare la sua dieta con uova, nidiacei e insetti.
Pertanto è solita trascorrere gran parte della sua esistenza cacciando, mangiando e immagazzinando il cibo in eccesso.
Dato che il suo corpo non accumula grasso, ha bisogno di rifornirlo in maniera costante, in modo da avere abbastanza energia.
Per tale ragione la donnola mangia ogni giorno almeno il 40-60% del suo peso corporeo.
Ma non è tutto: sebbene sia bravissima a scavare le proprie tane in tempi piuttosto rapidi, talvolta preferisce impossessarsi di quelle appartenenti ad altri animali, dove si tiene al caldo raggomitolandosi e abbassando il metabolismo.
Donnola riproduzione
Il periodo di accoppiamento della donnola va da marzo ad aprile e inizia con una lotta tra femmina e maschio.
La gestazione ha invece una durata pari a circa cinque settimane, dalla quale possono nascere dai quattro ai sette cuccioli.
Questi ultimi vengono curati dalla madre e vengono svezzati nell’arco di otto settimane.
Dopo il terzo mese raggiungono la totale indipendenza.
Aneddoti e curiosità sulla donnola
La donna ha una caratteristica comune con la puzzola, in quanto, ogni volta che si sente in pericolo oppure minacciata, grida, soffia ed emette un odore sgradevole e forte, dovuto alle secrezioni sulfuree prodotte dalle ghiandole perianali.
Inoltre, secondo la cultura anglosassone, questo animale ha una connotazione negativa, poiché considerato ingannatore e subdolo.
Infatti, se si associa una persona alla donnola, non è affatto un complimento, ma un modo bello e buono per disprezzarla.
Il suddetto mammifero rappresenta infine un nemico naturale di conigli e ratti.
Come comunica la donnola
La donnola è solita comunicare con i suoi simili attraverso segnali olfattivi, visivi e sonori.
Durante il periodo degli amori, le femmine emanano un profumo attraente per comunicare ai maschi la loro disponibilità al concepimento dei cuccioli.
I suoni e il linguaggio del corpo vengono inoltre impiegati per comunicare quando questi animali si trovano l’uno davanti all’altro.
Per quanto riguarda i sensi maggiormente sviluppati, l’olfatto, la vista e l’udito permettono loro di essere dei predatori eccellenti.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo