Dalla Danimarca l’erba contro le emissioni bovine
Le emissioni di metano del bestiame
Di certo non lo fanno apposta. Se ne stanno lì a mangiare erba, pacifici e indifferenti. Ma è un dato di fatto: il 50% delle emissioni di metano, uno dei gas che insieme ad altri vanno a produrre l’effetto serra che cambia il nostro clima, proviene dalle flatulenze del bestiame. A inquinare maggiormente sono i bovini: stando infatti ad uno studio condotto da alcuni ricercatori dell‘Università di Siena, il 75% delle emissioni di gas serra prodotte dagli animali proverebbero proprio dalle mucche. Perché proprio da loro? È presto spiegato: prima di tutto per l’abbondanza degli allevamenti di mucche da latte. Un secondo ma cruciale motivo, poi, è rappresentato dalla massiccia quantità di metano e di protossido di azoto contenuti nelle emissioni bovine, molto di più di quanto succede con gli altri animali. Nel dettaglio, infatti, le pecore producono sono responsabili del 9% del metano prodotto dagli animali, i bufali del 7%, i maiali del 5% e le capre del 4%.
Emissioni bovine cambiamento climatico
Certo, pensare che il nostro pianeta è messo in pericolo dalla flatulenze delle mucche può strappare un sorriso, ad un primo istante. Se però poi pensiamo che tutte queste emissioni bovine sono causate non tanto da un malefico pianto progettato dal bestiame, quanto dai nostri allevamenti industriali sparsi ovunque nel mondo, non si fa che tornare al solito e drammatico concetto: i responsabili dell’inquinamento e dell’effetto serra siamo sempre e comunque noi umani. Questo però non è che un motivo in più per cercare di fare qualcosa per eliminare le cause del cambiamento climatico, anche quelle legate al bestiame: al problema delle flatulenze al metano e delle emissioni bovine, per esempio, ci hanno pensato dei ricercatori danesi.
La super-erba danese
In ballo c’è un progetto da quasi due milioni di euro: dei ricercatori dell’Università danese di Aarhus stanno cercando di creare un nuovo tipo di erba, in grado di rendere la digestione del bestiame più veloce ed efficiente. Un’erba più digeribile, dunque, potrebbe ridurre le emissioni bovine di metano, limitando così la produzione mondiale di gas serra. Torben Asp, il ricercatore che sta supervisionando il progetto, spiega che questa super-erba «creerebbe semplicemente una dieta migliore per le mucche», permettendo inoltre una maggiore produzione di latte nel tempo.
Intanto il bestiame aumenta
Per quanto strano, uno studio come quello dell”Università di Aarhus potrebbe davvero essere un buon punto di svolta nella lotta contro l’effetto serra. Secondo la Food and Agriculture Organization, infatti, le emissioni di metano provenienti dal bestiame, al netto di azioni concrete, sono destinate ad aumentare del 60% entro il 2030, quando nel mondo potrebbero esserci 1,5 miliardi di mucche.
Un passo verso la produzione alimentare sostenibile
«Sappiamo tutti» ha dichiarato il ministro dell’ambiente danese Esben Lunde Larsen al quotidiano Berlingske «che il bestiame è uno dei maggiori responsabili del rilascio di gas serra in agricoltura , e per questo è importante studiare un modo per ridurre queste emissioni». Non stupisce del resto che un simile pensiero provenga proprio dalla Danimarca, paese che già da anni ci ha abituato a prese di posizione molto audaci e virtuose per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, soprattutto se comparate alle politiche timide portate avanti dalla maggior parte degli altri paesi occidentali. La ricerca della super-erba, ha poi aggiunto Esben Lunde Larsen, «è anche un buon esempio per una produzione alimentare sostenibile per il futuro, laddove c’è una contraddizione tra la crescita economica e il clima, senza pensare che la produzione è sempre e comunque influenzata dalla natura». I ricercatori, in tutti casi, stimano di poter ultimare la propria super-erba entro il 2024.
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