La Commissione Europea per un’economia circolare
Il peso del corpo pubblico
Per implementare davvero un’economia circolare e sostenibile, le istituzioni pubbliche dovrebbero dare il buon esempio. Ma le loro azioni non sarebbero da leggere solo e unicamente come delle campagne di sensibilizzazione: gli approvvigionamenti pubblici – intesi come acquisto di lavoro, beni e servizi da parte di istituzioni pubbliche – costituiscono il 14% del Prodotto Interno Lordo Europeo, per un totale di circa 2 mila miliardi ogni anno. Si capisce dunque che la pubblica amministrazione deve essere la prima ad abbracciare in pieno l’economia circolare e la sostenibilità, e non solo per una questione morale: ce lo dimostrano i numeri.
Il Green Public Procurement
Come spiega la Commissione Europea attraverso un apposito comunicato, le istituzioni locali, regionali e nazionali europee possono promuovere un’economia più sostenibile ed efficiente attraverso, per esempio, l’acquisto di bus a basse emissioni, oppure usando materiali a basso impatto ambientale per le costruzioni edilizie, o preferendo l’acquisto di prodotti atossici. Il GPP (Green Public Procurement) è tra l’altro già stato riconosciuto come uno tra i principali veicoli per una crescita sostenibile da molte politiche europee, fra le quali il pacchetto di misure ‘Circular Economy Package‘ del dicembre 2015. Ma come spiega la Commissione Europea attraverso il comunicato,
«mentre le disposizioni normative e politiche sono decise facilmente, permangono degli ostacoli per l’effettiva realizzazione e implementazione di queste procedure d’acquisto».
Molti procuratori lamentano infatti delle difficoltà nel definire quale sia effettivamente un prodotto sostenibile e quale invece no, o si spaventano davanti ai prezzi più alti dei beni sostenibili.
Le linee guida della Commissione Europea
Per venire incontro alle istituzioni che si trovano in difficoltà nell’entrare nell’economia circolare e sostenibile, la Commissione Europea ha sviluppato un pacchetto di misure di supporto in cui vengono delineati i criteri secondo i quali vanno scelti i prodotti per l’edilizia, l’alimentazione e il trasporto. Ad oggi sono 23 gli stati membri dell’Unione Europea ad aver delineato un piano di azione nazionale per il GPP, mentre città importanti come Barcellona, Copenaghen e Vienna hanno dimostrato come sia possibile avere un reale impatto sostenibile sull’economia attraverso un forte impegno degli enti pubblici. Per dare maggior impeto all’iniziativa, in aprile la Commissione Europea ha tra l’altro organizzato il primo congresso internazionale sull’approvvigionamento circolare, così da sottolineare il potenziale del GPP nell’economia circolare.
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