Come vive il falco?
Un rapace robusto il cui bellissimo aspetto incute un senso di rispetto, il falco è un uccello nidificante e raro, presenta occhi rotondi ed è ricco di colori, dal giallo aranciato delle zampe ai riflessi metallici che si fondono con l’azzurro del dorso.
Vediamo insieme come vive uno degli animali più affascinanti del pianeta che da sempre ha stimolato la curiosità di esperti e semplici amanti della natura.
L’habitat del falco
Il falco vive un po’ ovunque e non è certo un mistero che prediliga le aree isolate al pari di molte altre specie animali; adora frequentare le zone impervie e i dirupi e generalmente è più semplice notare qualche esemplare fra le cime degli Appennini e le vette delle Alpi.
Il rapace nidifica sulle pareti rocciose che dominano la valle, sceglie le piccole cavità presenti nelle stesse, oppure ancora sfrutta gli alberi che ritiene più sicuri; il volatile può adattarsi facilmente anche a vivere nei centri urbani dove nidifica sulle torri e i campanili, strutture ricche di nicchie e aree protette che sono ideali per l’animale.
Il falco è presente in tutti i continenti, specialmente in Europa e negli Stati Uniti; in particolare l’Astore Comune si distingue per le sue dimensioni eccezionalmente compatte rispetto per esempio alla Poiana. Per questi motivi la specie è conosciuta per l’abilità dei suoi esemplari nel cacciare all’interno delle foreste, fra gli alberi.
I tipi di falco sono moltissimi e possono essere suddivisi in 4 macro-categorie principali, fra le quali proprio i “falchi” ne identificano una specifica e si distinguono per il colore scuro del piumaggio, specie all’altezza del “baffo”. Gli esemplari più diffusi alle nostre latitudini sono il falco pellegrino, abile nella caccia aerea, e il lanario, un uccello che tollera i climi torridi del deserto e delle zone aride.
La vita di un falco
Il suo volo agile e allo stesso tempo potente è da sempre un esempio nell’immaginario collettivo; il falco è uno dei migliori cacciatori al mondo e sfrutta naturalmente la sua veloce picchiata, un gesto durante il quale alcuni esemplari possono superare la spaventosa velocità di 300 km/h con il fine di arpionare la preda.
Il nutrimento del falco deriva perlopiù da altri volatili dalla dimensione inferiore, ma le caratteristiche fisiche consentono all’animale di cibarsi anche di piccoli vertebrati; l’accoppiamento avviene generalemente durante la primavera, quando l’uccello si occupa dell’incubazione delle uova durante i mesi di aprile e maggio.
C’è una certa correlazione fra la necessità di cacciare e il bisogno di accoppiarsi; come accade in altri casi che coinvolgono il regno animale, il falco tende a corteggiare la femmina offrendo a essa piccoli doni che corrispondono il più delle volte a uccelli catturati in volo.
Le uova deposte variano da una a cinque unità e si schiudono dopo circa 40 giorni, mentre dopo la nascita i pulcini iniziano a volare entro i due mesi successivi; la riproduzione richiede comunque un apporto di carne particolarmente elevato, tanto che ogni esemplare difficilmente può contare su più di due nascituri.
Curiosità
I falchi sono uccelli che non costruiscono mai il loro nido; ciò può sembrare strano, ma i volatili sfruttano sempre il giaciglio abbandonato di altri esemplari o piuttosto si adagiano direttamente sulla roccia, sulla pietra o qualsiasi altro supporto capace di offrire l’adeguata sicurezza per deporre le uova e vivere secondo le proprie regole.
La femmina è quasi sempre più grande del maschio, contrariamente a molte altre specie; il fatto è dovuto alla necessità di incubare le uova e allevare i piccoli. Per questi motivi le femmine di falco sono anche più pesanti, mentre i maschi sono più agili e veloci e sfruttano queste caratteristiche per procurare il cibo.Quando l’alimentazione scarseggia e la nidiata non sembra trarre abbastanza giovamento dal lavoro del maschio, la femmina si dedica anch’essa alla caccia con risultati spesso migliori.
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