Coltivare gli ortaggi invernali sul balcone: ecco quali sono
Il pollice verde e la passione della coltivazione può essere alimentata anche se non si ha a disposizione un appezzamento di terra oppure una casa in campagna. È possibile, infatti, poter coltivare gli ortaggi comodamente dal proprio balcone di casa, con alcune semplici accortezze e prediligendo un certo tipo di coltivazioni. In questo articolo andremo ad approfondire come coltivare sul proprio balcone, e conosceremo meglio quali sono gli ortaggi invernali in vaso.
Come prepararsi alla coltivazione degli ortaggi invernali sul balcone
Prima ancora di cominciare a coltivare, sarà opportuno allestire correttamente il proprio balcone, predisponendo e ottimizzando lo spazio per poterlo fare. Una delle idee più utili e pratiche è quella di utilizzare una cassetta unica, anziché impiegare dei singoli vasi a coltivazione. Sarà altrimenti possibile, nel caso in cui lo spazio calpestabile sia molto ridotto, creare delle mensole oppure delle scaffalature da utilizzare come ripiani per gli ortaggi. Questi ultimi, se piantati in vasi di grandi dimensioni, dovranno essere inseriti sui piani più alti; diversamente, le coltivazioni più piccole potranno essere riposte su quelli più bassi. In questo modo, tutti gli ortaggi coltivati potranno usufruire dell’illuminazione giusta, evitando di rubare la luce vicendevolmente.
La scelta degli ortaggi invernali
Dopo aver predisposto il proprio balcone ad accogliere le vostre piccole coltivazioni, bisognerà scegliere quali ortaggi cominciare a coltivare. La scelta di questi ultimi dipenderà non esclusivamente dalla loro natura stagionale, bensì anche dai propri gusti personali. In linea generale, gli ortaggi invernali più diffusi e facilmente reperibili in commercio, nei vivai piuttosto che nei supermercati, sono il sedano, il porro, la cipolla, il radicchio, il finocchio e il cavolfiore. Sono degli ortaggi invernali anche le carote, l’aglio, il cavolo di Bruxelles, la lattuga, il prezzemolo e i ravanelli. Nonostante siano degli ortaggi invernali, e di conseguenza molto resistenti alle basse temperature tipiche dell’inverno, sarà importante comunque avviare delle contromisure per evitare che possano gelare nel caso di un clima particolarmente rigido. Oltre che esporre i vasi alla giusta irradiazione solare, per permettere un corretto nutrimento, è opportuno predisporre anche una pacciamatura sul vaso, coprendo la base delle piante con della paglia: in questo modo, si potrà aumentare la temperatura della pianta, riducendo eventuali marciumi tipici dei periodi più piovosi e freddi. Si potranno anche utilizzare dei materiali chiamati tessuti non tessuti, che sono caratterizzati da idrorepellenza e resistenti alle basse temperature, proteggendo efficacemente i vasi.
Alcuni pratici accorgimenti per la coltivazione degli ortaggi in vaso
Gli ortaggi invernali riescono a crescere bene anche in spazi molto ristretti: per permettere loro una giusta crescita bisognerà però prestare attenzione ad alcuni dettagli, determinati anche dalla tipologia di ortaggio coltivato. Per esempio, per quanto riguarda la bietola, poiché ha un apparato molto profondo, avrà bisogno di un vaso grande in altezza per permettergli di crescere e svilupparsi naturalmente. Altri ortaggi invece, come la cicoria o il radicchio, potranno adattarsi anche a vasi piccoli. Porri e cavoli, invece, hanno bisogno di vasi molto più profondi, fino a un massimo di 40 centimetri. È per questo motivo che, nel caso si scegliesse di coltivare tutti gli ortaggi invernali in un’unica soluzione, sarà opportuno prediligere contenitori, come una cassetta lunga, che sia almeno di 80 centimetri. Anche il materiale dei vasi è importante: per gli ortaggi invernali, si deve preferire quelli in terracotta, poiché permette sia permeabilità, che protezione dal freddo. Alla base di qualsiasi contenitore dovranno esserci dei fori, in modo da far fuoriuscire l’acqua in eccesso ed evitare che si creino dei ristagni. Infine, per ogni vaso è necessario un sottovaso: fa defluire l’acqua e permette di riutilizzarla in un secondo momento.
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