CIVIS: Smart community per il risparmio energetico
Un’applicazione web che aiuta i cittadini a monitorare e ridurre l’uso quotidiano dell’energia domestica e che unisce una comunità intera attorno al valore del risparmio energetico. In estrema sintesi è quanto ideato dal progetto CIVIS dell’omonimo consorzio internazionale coordinato dall’Università di Trento con la partecipazione di undici partner tra cui Svezia, Regno Unito, Portogallo, Olanda, Germania, Finlandia e co-finanziato dall’Unione Europea nel contesto del settimo quadro per la ricerca scientifica.
Energia, società e tecnologia
L’obiettivo principale del progetto, realizzato tra la fine del 2013 e settembre 2016,
«è stato quello di implementare e testare un nuovo modello intelligente di gestione dell’energia in una dimensione comunitaria per promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO₂».
Tre gli elementi centrali che hanno dato forma a questo obiettivo: il sistema energetico (più efficiente e sostenibile), la coesione sociale (la gestione collettiva dell’energia vista come bene comune), l’uso di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (come motore di innovazione sociale nella produzione e nel consumo di energia).
Due realtà pilota in Trentino
Civis ha seguito un approccio empirico di “ricerca azione partecipata” che ha coinvolto quattro diverse realtà pilota: due quartieri di Stoccolma, in Svezia e due comuni trentini, San Lorenzo in Banale e Storo. In tale processo sono stati chiamati a collaborare tra loro, tramite workshop e gruppi di lavoro, le società elettriche, gruppi di cittadini e le amministrazioni locali al fine di delineare i diversi bisogni energetici e individuare i valori socioculturali delle realtà studiate.
Questo al fine di integrare e implementare un nuovo sistema di supporto alle decisioni (DSS) in grado di raggiungere un risparmio energetico e ridurre l’impatto di CO2, consentendo una stretta interazione tra prosumer (il consumatore che partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo) e i fornitori di energia, favorendo processi negoziali e scambi d’informazione.
La scelta delle due realtà trentine non è stata casuale, presentavano infatti delle caratteristiche peculiari ai fini del progetto. San Lorenzo in Banale ad esempio, per quanto riguarda l’approvvigionamento elettrico, è servita dal Consorzio Elettrico Industriale di Stenico (CEIS), una società cooperativa locale fondata nel 1905, con una compagine sociale molto forte (3.500 soci) nata con lo scopo di sostenere il territorio locale nella gestione dei servizi energetici, in particolare la produzione, la distribuzione e la gestione di energia elettrica. Il consorzio produce energia elettrica da fonti rinnovabili (centrali idroelettriche e fotovoltaiche). Altro elemento favorevole è l’alto livello di coesione sociale e senso di comunità riscontrato dai ricercatori.
Molto simile la situazione nel comune di Storo, servito dal Consorzio Elettrico di Storo (Cedis) che vende energia alle famiglie locali (che sono anche soci) con uno sconto di circa il 20% rispetto al prezzo di mercato.
YouPower, l’app per risparmiare energia
Nel corso dei tre anni sono stati sviluppati e testati un prototipo di application e una piattaforma. Messe insieme compongono un’architettura tecnologica integrata che combina il monitoraggio e il trasferimento dei dati energetici a livello familiare tramite un’interfaccia web app. YouPower, questo il nome dell’app, realizzata in tre lingue (italiano, inglese e svedese), è completamente open source e disponibile a implementazioni future da parte di sviluppatori e ricercatori interessati. Questo sistema integrato, per come è stato progettato, offre quattro tipi principali di servizi:
- Monitorare e controllare il consumo di energia (a livello domestico e a livello condominiale);
- Dare consigli pratici su come migliorare i propri comportamenti energetici;
- Migliorare la consapevolezza personale e collettiva sul risparmio energetico;
- Attivare la condivisione delle conoscenze in materia di energia dentro e tra le comunità.
Il team di ricerca, infine, ha identificato una potenziale riduzione in un range che va dal 3 al 7%, sia per gli obiettivi di consumo energetico che per le emissioni di CO2.
Il manuale per sviluppi futuri di CIVIS
I risultati e le considerazioni sui tre anni di lavoro condotti da CIVIS sono stati condensati in un manuale pubblicato lo scorso settembre, dal titolo “Build your own experience“, che descrive nel dettaglio la piattaforma tecnologica sviluppata e le criticità riscontrate in tutto il processo di ricerca e validazione, utili per quanti siano interessati a implementare, migliorare o prendere spunto dall’esperienza del progetto. Nel manuale vengono indicate anche le modalità per avere accesso a tutti gli strumenti sviluppati all’interno del progetto, utilizzabili in modo gratuito.
Vincenzo D’Andrea, professore all’Università di Trento coinvolto in prima persona nel progetto – intervistato dalla rivista Platinum – descrive così la lezione imparata e il bilancio ottenuto da questa esperienza di ricerca:
«Quando si ha a che fare con interventi di efficienza energetica, il risparmio individuale non è una leva sufficiente per coinvolgere i singoli cittadini in nuove dinamiche di consumo energetico quotidiane. Abbiamo invece ottenuto evidenza del fatto che il raggiungimento di un obiettivo collettivo, sia questo raggiunto da una comunità di cittadini come nel caso dei siti pilota trentini, o da associazioni di categoria, come le housing association (associazioni condominiali) a Stoccolma, è una leva molto forte ed efficace per ottenere sia risparmio energetico, sia una maggiore consapevolezza individuale».
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