Case modulari: ecco il futuro più probabile dell’edilizia sostenibile
In che direzione sta avanzando il mondo delle costruzioni? Da anni, ormai, il nostro portale segue con attenzione gli sviluppi dell’edilizia sostenibile, la quale si avvicina sempre di più agli standard delle case prefabbricate che, a sottolineare i passi in avanti che sono stati compiuti rispetto agli esperimenti del passato, si chiamano oggi case modulari. Ne avevamo del resto già parlato qualche tempo fa, quando avevamo presentato il nuovo sistema di prefabbricazione proposto da Pre Metal e da Habitech – il promotore della convention REbuild – con la collaborazione dell’Università degli Studi di Trento e di Evotre. Tale sistema si basa infatti su un nuovo modo di costruire case modulari, a partire dalla sinergia tra legno e acciaio. Salubre e abbondante il primo, solido e duttile il secondo, il matrimonio tra questi due materiali offre adattabilità, durabilità e alti standard qualitativi.
I vantaggi delle case modulari
Si è dunque parlato di alta qualità. Proprio così, in quanto le nuove case prefabbricate – pardon, le nuove case modulari – sono tutto fuorché di serie B e, soprattutto, sono altamente sostenibili. Ed è proprio la sostenibilità il concetto chiave di questa progressiva industrializzazione dell’edilizia, la quale trova proprio nelle case modulari il suo prodotto chiave. Ma quali sono i vantaggi concreti di questa innovativa tipologia di costruzioni? In effetti, i benefici immediati sono quattro, ovvero:
Riduzione dello spreco. Il primo e principale vantaggio delle case modulari – e quindi dell’industrializzazione dell’edilizia – sta nel concreto controllo dello spreco che è garantito dalla produzione in fabbrica degli edifici. Non si parla infatti di un cantiere, quanto di stabilimenti in cui tutto è predisposto per ottimizzare la produzione. Pareti, strutture lignee, solai, tutto quanto può essere prodotto in un’ottica ‘manifatturiera’, andando a tagliare fino al 52% dello spreco.
Risparmio energetico. Le case modulari sono le figlie di un nuovo approccio all’edilizia: fin dall’inizio, infatti, si progettano degli edifici che devono ridurre al minimo il consumo energetico, accentuando la sostenibilità in ogni suo aspetto. Ne consegue dunque che le case modulari sono nella maggior parte dei casi dotate di appositi pannelli solari, così da poter godere di una concreta autonomia energetica per quanto riguarda l’elettricità. Progettate per fare meglio e di più rispetto ai classici edifici, le case modulari sono tendenzialmente dotate di sistemi di accumulo, per poter sfruttare l’energia elettrica sostenibile anche durante le ore buie, e di elettrodomestici e a basso consumo energetico.
Materiali sostenibili. Come anticipato sopra, tra gli obiettivi dei costruttori di case modulari vi è anche quello di utilizzare dei materiali sostenibili, come per l’appunto il legno. Ma attenzione, poiché non è tutto qui: per la realizzazione degli isolamenti, le case modulari costruite in fabbrica possono contare sull’utilizzo di materiali riciclati, i quali si sono dimostrati ottimi in questo senso. E si sa, una casa con un isolamento di qualità è una casa energicamente efficiente, che non spreca cioè energia per il riscaldamento o per il raffreddamento degli ambienti interni.
Ambienti più salutari. Le case modulari sono concepite intorno ai suoi futuri abitanti. Questo significa che i materiali scelti per la realizzazione di questi prefabbricati non sono solo sostenibili, ma sono anche atossici, eliminando dalla linea di produzione tutti quei materiali che, una volta utilizzati, continuano a rilasciare negli ambienti interni delle sostanze volatili che minano la salute degli inquilini.
Prefabbricazione sostenibile a REbuild 2018
Di prefabbricazione edilizia sostenibile si parlerà del resto alla nuova edizione di REbuild, convention del mercato dei servizi e tecnologie per la riqualificazione, gestione e conduzione sostenibile degli edifici esistenti, che dal 2012 attira consensi a livello nazionale – e non solo. L’appuntamento per l’edizione 2018 di REbuild è fissato per il 29 e 30 maggio, come sempre a Riva del Garda. Tra gli obiettivi dichiarati vi è quello di rendere diffuso e capillare ciò che oggi, purtroppo, rappresenta solo un segmento di nicchia all’interno dell’edilizia. Si pensi per esempio che, a 25 anni dalla realizzazione del rating internazionale di sostenibilità LEED, la percentuale del costruito corrispondente a quanto richiesto dal certificato è minima, elitaria, confermando il fatto che la sostenibilità ambientale continua ad essere una cosa per pochi nel campo edilizio. L’appuntamento di maggio, dunque, sarà mirato anche a unire la qualità degli interventi e la scala degli investimenti, così da dare nuove opportunità di crescita alle imprese del settore.
E se ad oggi la fetta degli edifici realmente sostenibile è ancora molto – troppo – bassa, va sottolineato che sono sempre di più le imprese che offrono la costruzione di case sostenibili: parliamo di edifici diversissimi, talvolta estremamente innovativi per quanto riguarda il design e talvolta, invece, più classici, del tutto simili alle costruzioni alle quali siamo abituati. E, nella maggior parte dei casi, si ha a che fare con case modulari capaci di adattarsi nel migliore dei modi alle più differenti esigenze, garantendo una libertà che, fino a qualche anno, era fa del tutto impensabile.
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