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Calcoli renali: cause, rimedi naturali e 10 cibi da evitare

Cosa sono

Calcoli renali: ne soffre circa il 3% della popolazione. Se restringiamo però la ricerca ai soli maschi tra i venti e i quarant’anni, la percentuale si alza fino al 15%. Ma cosa sono in concreto? Il termine medico per designare queste fastidiose aggregazioni di sali minerali lungo il tratto urinario è nefrolitiasi: questi sali si raggruppano in un primo tempo con la formazione di piccoli cristalli, per poi diventare sempre più grandi e quindi dolorosi, fino a raggiungere le dimensioni di una pallina da golf. Si può dunque capire che un calcolo renale di grandi dimensioni può ostacolare pericolosamente il flusso dell’urina, con tutti i gravi disturbi che ne conseguono: dolore, infezioni urinarie, disturbi ai reni e persino insufficienza renale.

Le cause dei calcoli renali

In un quadro clinico del tutto normale, il nostro corpo contiene già di per se le difese contro i calcoli. Le urine ospitano infatti delle sostanze che ne impediscono la formazione, come il citrato e il magnesio, ma talvolta questi elementi non sono presenti in quantità sufficienti per impedire il nascere dei calcoli renali. Non si è ancora del tutto certi delle precise cause di questa patologia; si conoscono invece tutta una serie di fattori che possono indurla.

  • Età: come detto, i calcoli renali si formano per lo più nella popolazione tra i 20 ed i 30 anni
  • Sesso: la minore concentrazione di citrato presente nelle urine maschili fa sì che gli uomini abbiano molte più probabilità delle donne di contrarre calcoli renali: si parla di un’incidenza tre volte maggiore
  • Pochi liquidi: meno acqua si beve durante le proprie giornate, più alta è la probabilità che si formino dei calcoli renali; si deve poi tenere conto della possibile disidratazione favorita da altri problemi di salute, come la diarrea
  • Difetto congenito del rene: se il rene è segnato da un difetto congenito, è possibile che un aminoacido chiamato cistina provochi la formazione di cristalli, prodromi dei calcoli renali
  • PH inferiore a 5: se il pH delle urine è inferiore a 5, la probabilità della formazione di calcoli è maggiore
  • Problemi alla tiroide: l’ipertiroidismo può essere un fattore che aiuta la formazione di calcoli renali

I cibi da evitare

Per evitare la formazione di nuovi calcoli renali anche l’alimentazione, ovviamente, ha la sua importanza. Stando ad uno studio dell’American College of Physicians, bisogna evitare cibi con alto contenuto di proteine animali, di purine e di acido ossalico. Evitiamo quindi:

  1. Carne
  2. Nocciole
  3. Spinaci
  4. Rabarbaro
  5. Cioccolato
  6. Fragole
  7. Crusca di frumento
  8. Kiwi
  9. Bevande gassate

Rimedi naturali

  • Acqua, acqua, acqua: un organismo ben idratato non solo previene la formazione di calcoli, ma è più forte nell’eliminare quelli già presenti (è però da sottolineare che, in caso di calcoli renali che compromettono gravemente l’apparato urinario, stimolare la minzione può essere del tutto controproducente)
  • Infusi antinfiammatori: gli infusi di betulla e di ortica, con la loro azione antinfiammatoria e analgesica, possono donare un vero e proprio effetto lenitivo, conciliando anche il bisogno di maggiore idratazione
  • Semplicemente, il limone: grazie al loro alto contenuto di acido citrico, i limoni aiutano a dissolvere i calcoli renali, così come anche quelli biliari e i depositi di calcio nei reni. Insomma, un po’ di succo di limone a fine pasto non può farci che bene.
  • Digiuno terapeutico: per favorire l’espulsione dei calcoli renali più piccoli, spesso indolori e nascosti, ci si può affidare al digiuno terapeutico. Ogni due settimane si deve digiunare per 24 ore, limitandosi a consumare succhi di frutta e di verdura, a base di limoni, anguria, prezzemolo e sedano.