Biorticello.it dal produttore al consumatore in pochi clic
Biorticello.it è una rete di piccoli agricoltori biologici italiani, quelli che si svegliano presto la mattina 7 giorni su 7 col mal di schiena o il raffreddore, di sabato o domenica, per curare il loro piccolo terreno in tutte le fasi del processo produttivo e dare vita a prodotti sani e soprattutto buonissimi. Per green.it abbiamo raggiunto Viviana Datti, Founder di Biorticello.it e le abbiamo rivolto qualche domanda.
Sul vostro sito campeggia lo slogan: Naturale. Contadino. Genuino. Cosa fa esattamente Biorticello.it?
L’idea è quella di mettere piccole realtà artigiane in rete e sulla rete: creare, cioè, sinergie tra aziende che possono condividere saperi e risorse, ma anche farle conoscere da un pubblico più ampio grazie a Biorticello.it, una piattaforma e-commerce che vende solo prodotti biologici di queste piccole aziende e ne racconta le loro storie, chi c’è dietro un prodotto e come viene realizzato.
Ci racconti la vostra storia?
Appena qualche anno fa vivevamo tutti in città convinti che i servizi e le opportunità culturali che l’ambiente offriva era quello che ci serviva. Oggi viviamo in Sabina, in provincia di Rieti, in paesi che non superano il migliaio di abitanti e non torneremmo mai indietro. La sede della startup si trova a Poggio San Lorenzo, un borgo medievale con appena 500 abitanti, ma tanti ulivi e dolci colline.
Come è nata l’idea ed esattamente di cosa vi occupate?
L’idea ci è venuta conoscendo personalmente le aziende agricole del territorio, guardando da vicino l’impegno, la fatica e la convinzione nel coltivare terre e idee per un mondo migliore. Quindi abbiamo pensato “uniamo le forze!”: l’agricoltore continua a fare ciò che gli riesce meglio, cioè produrre delizie culinarie naturali e contadine, noi le facciamo conoscere a un pubblico più ampio, sono troppo buone per tenerle per noi. Con questa idea abbiamo partecipato a un bando della Regione Lazio che premiava imprese innovative e siamo riusciti ad avere un finanziamento. Da lì abbiamo capito che dovevamo iniziare a fare sul serio.
Ci spieghi il funzionamento della piattaforma lato utente?
L’utente può collegarsi a Biorticello.it e navigare fra i diversi prodotti biologici dei nostri agricoltori, passare dalla pasta integrale di grano Claudio al succo di barbabietola, dalla composta di pere e cardamomo al pesto genovese con basilico DOP, da vini autoctoni ciociari ai ceci biondi o neri e fare la spesa da tante piccole aziende agricole in un unico luogo. Una volta fatto il pieno di prodotti biologici naturali, contadini e genuini, basta aggiungerli al carrello, pagare sicuri tramite Paypal (con carta di credito o account paypal) e in 3 giorni vengono recapitati a casa tramite corriere espresso. L’ordine arriva al nostro magazzino, siamo noi che prepariamo con cura il pacco e lo affidiamo alla spedizione. Qual è il bello? Poter acquistare da tante aziende in un unico istante e vedersi recapitare un pacco unico, nello stesso momento e con un’unica spesa di spedizione (fino a 3 kg parliamo di 5,90 euro, per esempio).
E quello lato produttore?
Selezioniamo personalmente le aziende agricole, andandole a trovare nelle loro tenute, per conoscere chi c’è dietro, cosa fanno e come lo fanno. Per loro realizziamo fotografie dell’azienda da mettere nella sezione dedicata che ogni agricoltore ha sul nostro sito. Ci piace anche fare un’intervista al responsabile dell’azienda in modo che possa raccontarsi dalle sue parole. Ci occupiamo noi anche della realizzazione delle foto dei prodotti per il sito, non solo le solite noiose foto su fondo bianco, ma ci divertiamo a comporre dei set che esaltino al meglio il prodotto (il giorno prima di ogni shooting ci trovate in giro per i boschi sabini a recuperare bacche e frutti di ogni genere). Quando un produttore viene scelto per entrare nella rete Biorticello non deve far altro che inviarci i suoi prodotti, alla parte logistica col consumatore finale ci pensiamo noi. È il produttore che decide il prezzo, proprio perché vogliamo riconoscere loro il giusto valore al prezioso lavoro che fanno. A questo prezzo noi aggiungiamo il nostro margine e componiamo così il prezzo finale al consumatore.
Che caratteristiche ha il consumatore tipo che utilizza la vostra piattaforma?
Il nostro consumatore è una persona a cui piace mangiare bene, che è attenta a quello che mangia, lo fa in maniera informata e consapevole e a cui piacciono prodotti fatti con le ricette di una volta. È anche disposta a spendere qualche soldo in più per la propria salute, quella dell’ambiente che ci circonda. Una cosa che abbiamo notato con piacere è che le persone che hanno interagito con noi in questi 3 mesi di vita ci hanno anche dato tanti consigli per migliorare e sono molto disponibili al confronto.
E le caratteristiche del produttore?
Di produttori ne abbiamo per tutti i gusti: il nostro più giovane contadino ha 26 anni e ha deciso di continuare insieme a suo padre l’attività di produzione di cereali senza per questo rinunciare alla sua vita di aperitivi e uscite con gli amici, la nostra mascotte è una settantenne ruspante che insieme a suo marito cura, raccoglie e coccola più di 600 alberi di ulivo, poca dimestichezza con la mail ma whatsapp non ha segreti per lei. Ciò che li accomuna tutti è la convinzione e l’impegno nella produzione di cibo genuino, con ingredienti semplici di cui curano personalmente il processo produttivo in maniera artigianale. La maggior parte delle aziende è conosciuta solo nella zona di provenienza e ha una presenza online poco sviluppata. Per questo ci siamo noi!
Il vostro sito non è soltanto una piattaforma di vendita ospita anche un blog, Credete sia importante affiancare all’attività imprenditoriale anche un buon racconto di essa?
Per noi il racconto è fondamentale. Vogliamo far capire cosa c’è dietro ogni prodotto e provare a trasferire l’amore e la passione che loro hanno trasmesso a noi quando li abbiamo incontrati. Ci hanno raccontato storie così straordinarie che sentiamo il bisogno di condividerle. Dal giovane nato come archeologo, che ha recuperato un antico uliveto sperimentale di un vecchio antenato persino di origine nobiliare; a chi ha ri-comprato terreni che erano di suo nonno e che il padre aveva dismesso perché non aveva creduto nell’agricoltura e ora produce ottimi vini biodinamici; a chi è scappato dal caos della città per scommettere sull’agricoltura, dare un futuro migliore ai propri figli e uscire dalle 4 mura buie di un lavoro d’amministrazione.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo