Bici elettriche in Italia: dal Cosmobike di Verona segnali di futuro
Verona capitale della bicicletta per 4 giorni: si è tenuto infatti, dal 15 al 18 settembre, Cosmobike Show, la terza edizione della fortunata fiera italiana delle 2 ruote. Molti gli espositori collocati negli oltre 30.000 metri quadrati di spazio espositivo, senza considerare una superficie all’aperto di dimensioni quasi equivalenti, dedicata a test ed esibizioni. L’organizzazione parla di un grande successo per via dei circa 60.000 visitatori accorsi nell’arco dei 4 giorni, con il boom fatto riscontrare, come spesso accade, nel weekend. Molti i campioni del presente e del passato che si sono divisi fra presentazioni e incontri con i tifosi. Ricordiamo fra questi il vincitore degli ultimi campionati italiani Fabio Aru ed il 2 volte campione del mondo ed oro olimpico Paolo Bettini. Oltre allo spazio dedicato all’esposizione, hanno avuto grande rilievo i progetti legati all’educazione stradale e quelli con un occhio rivolto al futuro. In tal senso, è stata un’occasione fondamentale per tirare le somme sul mercato delle bici elettriche in Italia.
Cosmobike: una fiera fra tradizione e innovazione
La fiera delle 2 ruote di Verona è stata l’occasione di mettere in mostra i nuovi modelli per molti marchi italiani con una lunga tradizione: parliamo, ad esempio, di Bianchi e Bottecchia. Ma non solo. La tecnologia e l’innovazione sono state al centro degli incontri che si sono tenuti nei 4 giorni di Cosmobike. Sono stati, infatti consegnati, i prestigiosi Cosmobike Tech Award, gli ambiti premi della manifestazione dedicati alle idee più innovative suddivise per categoria. Sono stati premiati i prodotti con il miglior design, le startup più lungimiranti, le idee più sostenibili e i servizi che meglio supportano il ciclista nel proprio percorso.
Bici elettriche in Italia: a Verona in mostra il boom del settore
Secondo i dati dell’ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), nel 2016 il mercato delle e-bike è cresciuto rispetto all’anno precedente del 120%, che equivale a circa 124.500 pezzi venduti. Si tratta del 10% del mercato italiano, unico settore in quest’ambito che sta decisamente crescendo. Tutto ciò si è visto chiaramente nella kermesse veronese e per una volta le bici elettriche in Italia sono state protagoniste indiscusse. Sono, soprattutto i mezzi con pedalata assistita a dominare il mercato. Tale settore è destinato a crescere e ciò si vede da come, non solo le piccole startup italiane ma anche le grandi aziende, stiano investendo tanto in nuovi modelli dotati di tecnologie innovative.
Miclabike: le consegne diventano green
Fra le realtà più innovative presenti al Cosmobike di quest’anno segnaliamo MICLA Engineering & Design, azienda torinese fondata 12 anni fa, che si occupa di soluzioni innovative ed ecosostenibili per le 2 e le 4 ruote. Nello stand di MICLA è stato esposto il Miclabike, il triciclo elettrico studiato per effettuare trasporti di merce e consegne alimentari. Si tratta di un modello arricchito da un carrello posteriore e basato sul meccanismo della bici con pedalata assistita. Il motore elettrico dotato di potenza personalizzabile lo spinge fino a 25 Km/h e gli consente di percorrere ben 50 Km prima di dover essere ricaricato, operazione che richiede circa 5 o 6 ore. Ma il fulcro di questo progetto è il carico posteriore che lo rende adatto a qualsiasi tipo di consegna, in special modo nelle aree urbane più trafficate. Il rimorchio è poi realizzato con cellette coibentate che possono essere regolate termicamente in modo da funzionare con vari tipi di prodotti alimentari. Non importa che siano freschi, surgelati o a temperatura ambiente: con Miclabike giungeranno a destinazione perfettamente conservati. Agile, veloce, comodo: il triciclo di MICLA si configura come un mezzo di trasporto adatto alla città, tanto più che, grazie al motore elettrico, non inquina e rispetta l’ambiente.
Gli auspicabili scenari futuri della bici in Italia
Se il Cosmobike ha dimostrato che l’interesse per le bici elettriche in Italia è cresciuto con forza negli ultimi anni, è necessario lavorare ancora molto sulle infrastrutture. Rispetto ai paesi europei più bike-friendly, fra cui ricordiamo Olanda e Germania, siamo un bel po’ indietro. Questi 2 stati, da soli, rappresentano più della metà del mercato europeo delle bici elettriche e ciò avviene in larga misura per la presenza di una vasta rete di piste ciclabili e percorsi riservati alle 2 ruote. Di recente, comunque, il governo italiano sta investendo tanto in tale tipo di infrastrutture, sostenendo in modo abbastanza concreto il turismo green. È, infatti, è prevista la realizzazione nei prossimi anni di circa 6.000 chilometri di percorsi ciclabili turistici e molti di quelli già esistenti verranno riqualificati. La strada per raggiungere i paesi europei più virtuosi è lunga e difficile ma almeno i segnali in questo momento appaiono incoraggianti.
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