Bici a idrogeno
Bicicletta

Bici a idrogeno: a che punto siamo?

C’è stato un momento, anni fa, in cui effettivamente il mondo della mobilità sostenibile è stato in bilico tra due tecnologie: da una parte il motore elettrico a batteria, dall’altro il motore a idrogeno. Per i più diversi motivi la scelta è ricaduta, nella quasi totalità dei casi, verso il motore elettrico. Sulle quattro ruote come sulle due ruote, dalle utilitarie alle berline, dalle biciclette ai monopattini, la mobilità sostenibile di oggi è a batteria. E cosi sembrerebbe essere anche quella di domani. Ma questo non significa che si sia smesso totalmente di investire nell’idrogeno. Pensiamo per esempio a Toyota, casa automobilistica che non ha mai ripudiato il proprio approccio multialimentazione: giusto pochi mesi fa il CEO Koji Sato ha sottolineato che l’idrogeno sarà fondamentale per arrivare alla neutralità carbonica, al fianco delle altre forme di energia rinnovabile e sostenibile. O pensiamo al più grande elettrolizzatore del mondo, messo recentemente in funzione in Norvegia, a Herøya . E ancora, pensiamo ai produttori di bici a idrogeno, mezzi a pedali che sono una realtà concreta in Cina e un’ipotesi sempre meno remota anche qui, in Italia. Ma perché qualcuno dovrebbe optare per una bicicletta con motore a idrogeno? Come funzionano? E quali sono i marchi attualmente presenti sul mercato?

Le bici a idrogeno: quali vantaggi rispetto alle e-bike?

Le biciclette elettriche sono molto diffuse, e oggi rappresentano la normalità. Perché quindi c’è chi investe sulle bici a idrogeno, quando le e-bike sembrano soddisfare le esigenze di tantissimi ciclisti? Effettivamente l’idrogeno presenta alcuni vantaggi concreti. Prima di tutto, la tecnologia che utilizza questo combustibile permette di “fare il pieno” in modo molto veloce, cosa che non si può dire per le ricariche elettriche. In secondo luogo, i motori idrogeno vantano una totale assenza di emissioni di anidride carbonica, in caso di idrogeno prodotto in modo sostenibile. Non va inoltre dimenticato che i motori a idrogeno possono fare a meno delle batterie al litio, così da affrancare il pianeta intero dalla necessità di usare questo materiale e tante altre terre rare (cosa che permetterebbe di eliminare tantissimi problemi, legati alla sostenibilità ambientale, al monopolio minerario e via dicendo). Restano però sul tavolo i tanti ostacoli che hanno frenato l’idrogeno fino a oggi: la produzione di questo combustibile, affinché risulti conveniente, deve essere allo stesso tempo sostenibile, efficace ed economicamente sostenibile, cosa che finora è tutt’altro che scontata.

Come funzionano le biciclette con motore a idrogeno

Per i motori a consumi ridotti e con autonomie contenute, però, l’idrogeno può essere già oggi un’ipotesi percorribile. Ed è da questo presupposto per l’appunto che cresce l’interesse verso le bici a idrogeno. Per capire come funziona una bicicletta di questo tipo, è bene pensare a una “normale” e-bike. In luogo della batteria al litio, però, dobbiamo immaginare un piccolo serbatoio, una “borraccia” da riempire con dell’idrogeno. Il pieno in questo caso può essere fatto nelle apposite stazioni di servizio o persino a casa, grazie ai sistemi casalinghi per la produzione di idrogeno. Fantasie futuristiche? Assolutamente no: le bici a idrogeno con sistema domestico per la produzione di idrogeno fai da te sono già una realtà.

Bici con con motore a idrogeno: alcuni esempi

Un dispositivo di 18 chilogrammi, con un serbatoio da 40 litri, che permette di produrre in casa idrogeno liquido a partire dall’energia solare. É questo il sistema per l’idrogeno fai da te prodotto e venduto dalla cinese Youon, venduto insieme a delle citybike. Bastano così 10 secondi per fare il pieno alla bici a idrogeno, per avere una bicicletta con un’autonomia fino a 60 chilometri e una velocità massima di 23 chilometri orari. E il tutto è da poco in vendita anche in Italia, a partire per esempio dal punto di vendita di Remoove, ad Arco, in provincia di Trento: il costo complessivo è di circa 2.500 – 3.000 euro. Un prezzo che non spaventa se confrontato a quello delle e-bike, soprattutto pensando al fatto che i pieni saranno a costo zero.
Va sottolineato che le biciclette a idrogeno non arrivano solo dalla Cina. Ci sono per esempio le bici con motore a idrogeno della francese Alpha Neo, che possono essere ricaricate solamente presso le apposite stazioni (in Italia per ora se ne contano due, rispettivamente a Mestre e a Bolzano); o per esempio le bici della tedesca Linde, da ricaricare presso le apposite colonnine pubbliche, che producono idrogeno pulito grazie all’energia eolica o al biogas.