Batterie
Riciclo rifiuti

Due batterie su tre si perdono per strada

I NUMERI. In Italia due pile su tre non vengono recuperate, ma buttate insieme agli altri rifiuti. Nel dettaglio, l’anno scorso solamente il 31,8 % delle pile e degli accumulatori è stato raccolto in modo corretto. Questo dato segna un leggero miglioramento rispetto al 2012, con un 4% in più di pile raccolte, ma non è abbastanza: l’obbiettivo europeo è di circa il 45% di batterie raccolte correttamente entro il 2016. Per raggiungere questo target la rete di prelievo nazionale si sta rafforzando: i centri di raccolta comunali nel 2103 sono passati da 1.069 a 1.533, così come sono triplicati i punti di raccolta negli esercizi commerciali, arrivati a quota 1.678.

PERCHÉ È IMPORTANTE RACCOGLIERE LE PILE ESAUSTE. Smaltire le batterie e gli accumulatori in modo corretto è una questione di fondamentale importanza per l’ambiente, soprattutto se si pensa all’esorbitante aumento di apparecchi tecnologici degli ultimi anni. Le batterie esauste contengono infatti dei materiali preziosi, ma anche nocivi, capaci di avvelenare l’ambiente: il piombo, il cromo, il cadmio, il rame, lo zinco ma soprattutto il mercurio, il più pericoloso. Attualmente gran parte dei nostri rifiuti elettronici finiscono ad Agbogbloshie, in Ghana, il luogo più inquinato al mondo, in enormi discariche in cui migliaia di bambini scavano alla ricerca di metalli preziosi, mettendo a repentaglio la propria salute. Recuperare correttamente le nostre batterie significa salvaguardare l’ambiente, permettere il riutilizzo di risorse preziose e combattere l’export illegale di rifiuti verso i paesi meno sviluppati.