Basilico, la pianta del maligno: storia, usi e coltivazione.
Dall’Oriente, passando per le mummie
Il basilico è una pianta erbacea annuale molto utilizzata nella cucina italiana. Ma le sue origini sono ben lontane dai nostri orti. La storia del basilico inizia infatti nella penisola indiana e nell’Asia tropicale.
Solo ai tempi di Alessandro Magno, nel 4° secolo avanti Cristo, questa pianta varcò i confini del Medio Oriente per arrivare nelle nostre terre. Ancora più tardi, invece, si diffuse in Inghilterra, dove arrivò solamente nel sedicesimo secolo.
Insomma, quella che ha condotto il basilico sulle tavole dell’Occidente è una storia lunga e molto lenta. Soprattutto se si pensa che in origine questa pianta non veniva utilizzata come alimento.
Nelle popolazioni asiatiche così come in quelle mediterranee, si diffuse infatti dapprima come elemento chiave di superstizioni arcaiche. Per gli antichi greci e ancor prima per gli egizi il basilico era legato a doppio filo con la morte. Esso era utilizzato nei processi di imbalsamazione, come buon auspicio per l’aldilà.
I Romani consideravano invece questa pianta come un simbolo del maligno, e alcuni, come Plinio il Vecchio e Crisippo, ne testimoniavano la tossicità per la salute fisica e psicologica degli uomini.
Solo nel Medioevo al basilico venne assegnato un compito meno malvagio, entrando finalmente nella rudimentale medicina medievale per curare delle particolari ferite esterne. Solo nel 1700, invece, si iniziano ad avere delle testimonianze scritte dell’utilizzo del basilico in cucina.
Ma come si può pensare, ai giorni nostri, la cucina italiana senza il sapore e l’aroma unici del basilico?
Le proprietà benefiche del basilico
Ma il basilico, come anticipato, non viene utilizzato solo come alimento. Tutt’oggi questa particolare pianta gode infatti di una buona reputazione in erboristeria in virtù delle proprietà terapeutiche del suo olio essenziale, ricco di estragolo, oltre che di linalolo e di canfora.
Tra le sue principali proprietà si possono ricordare quella antispasmodica, quella antinfiammatoria e quella diuretica. Il basilico poi stimola l’apparato intestinale, facilitando la digestione e favorendo l’appetito.
In caso di emergenza, e in mancanza di altri rimedi più efficaci, il basilico può inoltre essere utilizzato per lenire il dolore e il prurito causato dalle punture di insetti. Basterà masticarne una foglia fresca ed applicare la poltiglia così ricavata direttamente sul punto dolente.
Coltivare il basilico in vaso
Il basilico è piuttosto facile da coltivare: in mancanza di un vero orto è possibile farlo anche sul nostro balcone, in vaso. Il clima più adatto per questa pianta è proprio quello mediterraneo, con molto sole e temperature mai troppo rigide.
Pur necessitando di innaffiature regolari, teme i ristagni d’acqua: per questo motivo il terriccio del nostro vaso deve essere molto drenante.
È possibile partire sia trapiantando una piantina che, per chi ha più pazienza, direttamente da un seme. Anche in quest’ultimo caso, con le dovute cure, si potranno utilizzare le prime foglioline di basilico già dopo un solo mese.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo