Le automobili elettriche cinesi prendono il sopravvento
La vendita di automobili elettriche in Italia è in crescita, ma molto, troppo lentamente. Basti guardare all’ultimo mese per cui si hanno i dati completi, ovvero a novembre 2023: si parla di un incremento del 54,2% rispetto al novembre del 2022, con 7.960 immatricolazioni, contro le 5.162 dell’anno prima. Ma si parla pur sempre di una quota di mercato marginale, pari al 5,6%: guardando al cumulato del primi 11 mesi del 2023, l’elettrico copre solo il 4,1% dello share. Basti pensare che, nel frattempo, in Norvegia le automobili elettriche hanno raggiunto una quota di mercato dell’87%, che arriva al 93% tenendo in considerazione anche le ibride plug-in. In tanti altri Paesi europei le cose vanno meglio che in Italia, pur non raggiungendo le percentuali astronomiche norvegesi: in UE si parla di circa una quota di mercato del 14,6% per le automobili elettriche, con risultati buoni soprattutto in Germania, in Francia, in Belgio e in Spagna. Ma come si sta evolvendo il mondo dei veicoli a batteria a livello globale, dal punto di vista dei produttori? Guardando i dati aggiornati, si ha conferma che questo settore è sempre più dominato dalle automobili elettriche cinesi, le quali diventeranno via via più comuni anche in Europa e in Italia.
BYD e Tesla: il marchio della Cina supera quello di Musk
Per capire quanto e come le automobili elettriche cinesi stanno iniziando a dominare il mercato globale dei veicoli a batteria può essere utile sottolineare lo storico sorpasso operato da BYD ai danni di Tesla. Nell’ultimo trimestre del 2023, infatti, il marchio cinese ha superato per la prima volta il gigante statunitense, conquistando la prima posizione nella classifica dei fornitori di veicoli elettrici a livello mondiale. Allargando lo sguardo sia alle automobili ibride che a quelle elettriche, il 2023 è stato il secondo anno consecutivo in cui le vendite di BYD sono state maggiori rispetto a quelle di Tesla (che guardando alla totalità dell’anno e alle solo automobili full-electric resta ancora in testa alla classifica).
Il marchio BYD, lanciato nel 1995 come produttore di batterie e solo successivamente ampliatosi nel settore automotive, è attualmente presente in 70 Paesi, con automobili come la Ocean, la Denza, la Dynasty o la Yangwang. Si pensi che i modelli Ocean e Dyanasty nel 2023 hanno conosciuto 242.765 esportazioni, con una crescita del 334% rispetto al 2022. La casa automobilistica BYD (a cui ci si riferisce con la parola cinese “Biyadi” o con lo slogan inglese “Build Your Dreams”) peraltro è la principale fornitrice di batterie della stessa Tesla, oltre che per Audi, Mercedes, BMW e altri marchi occidentali.
I prezzi delle BEV cinesi
Le BYD non sono certo le uniche automobili elettriche cinesi che si stanno facendo spazio sul mercato globale. Si parla anche di marchi come Chary, Maxus, Vinfast e Aiways, per non parlare di modelli di auto elettriche europee ma cinesi “de facto”, come per esempio i modelli MG. A rendere particolarmente appetibili a livello internazionale le automobili elettriche cinesi è prima di tutto il loro prezzo: stando all’ultimo rapporto Jato, il prezzo medio di una vettura a batteria in Cina è di 32.829 euro, laddove in Europa si viaggia intorno ai 55.821 euro. Se la forbice tra il prezzo dei modelli endotermici ed elettrici in Occidente arriva al 92%, in Cina si parla solamente dell’8% du differenza.
Le vendite di automobili elettriche cinesi nel mondo
Non stupisce quindi che le automobili elettriche cinesi stiano conquistano molto mercati. Non quello italiano, per ora, dove peraltro si è visto che le vendite di auto a batteria sono ancora bassissime. Ma guardando alle vendite di veicoli BEV in altri Paesi, si scopre che la percentuale relativa alle automobili elettriche cinesi è spesso molto alta: del 61% in Israele, del 91% in Russia, del 79% in Thailandia, del 27% in Brasile, del 28% in Malesia, del 27% in Cile.
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