Frenano le auto elettriche in Italia: -23% in agosto
Il mercato delle auto elettriche in Italia non ha ancora spiccato il volo. Anzi, al contrario, sembra che la situazione stia regredendo. Nell’agosto del 2021, l’anno scorso, erano state vendute complessivamente 6.476 automobili con possibilità di ricarica, e quindi elettriche pure e veicoli ibridi plug-in; nell’agosto del 2022 che si è appena concluso, invece, le auto con possibilità di ricarica vendute sono state solamente 4.961, con un calo del 23,39% rispetto all’anno precedente. Si tratta di uno stop che non compromette certo l’avanzata della mobilità elettrica, ma che dimostra comunque la lentezza della transizione della mobilità in Italia. Vediamo più da vicino i numeri dell’ultimo mese, confrontati con quelli dell’agosto 2021, per poi vedere quali possono essere i motivi principali di questa brusca frenata dell’elettrico.
I numeri di agosto delle vendite di auto elettriche in Italia
A sintetizzare i numeri del mercato delle auto elettriche in Italia è come sempre Motus-E, l’associazione che raggruppa gli stakeholders della mobilità elettrica. Come detto, nell’agosto appena concluso sono state vendute complessivamente 4.961 automobili tra elettriche pure e ibride plug-in. A calare sono state sia le vendite delle auto elettriche pure, che si sono ridotte del 29,69%, con 2.278 unità immatricolare nei 31 giorni di agosto; sia quelle delle auto ibride, con 2.683 vendite, con una riduzione del 17,09% rispetto all’agosto 2021. Allargando lo sguardo all’intero mercato delle automobili, si scopre che la fetta delle auto dotate di spina elettrica si ferma attualmente al 6,93%. Ma a cosa è dovuto questo rallentamento delle vendite?
Perché calano le vendite di auto a batteria
Che i numeri italiani relativi alle auto elettriche non siano buoni si capisce sia comparando i dati del 2022 con quello del 2021, sia confrontandoli con quelli di altri paesi europei. Si pensi al fatto che a luglio 2022 la Germania ha immatricolato complessivamente 28.868 veicoli BEV, con un più 13,16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; aumenti importanti nello stesso mese sono stati registrati soprattutto in Francia, con incremento del 70,28%, e in Olanda, con un aumento del 19,6%, con il segno più che si trova anche in Spagna, in Belgio e nel Regno Unito. Perché l’Italia si trova in controtendenza? Cerca di spiegarlo Motus-E, ricordando che «in Italia gli incentivi sono ripartiti in ritardo, solo a metà maggio di quest’anno, mentre ancora si discute della bontà dell’elettrificazione. Intanto gli altri Paesi europei hanno ben chiara quale direzione seguire. La loro programmazione delle politiche di supporto sostiene il mercato delle auto elettriche, nonostante le contingenze geopolitiche comuni a tutti gli Stati europei».
Non ancora abbastanza colonnine elettriche
Tra i motivi che tengono molti italiani lontani dalle auto elettriche potrebbe esserci in molti casi anche la paura di non poter sempre ricaricare la propria auto a batteria durante gli spostamenti. In effetti l’infrastruttura stradale italiana non è ancora del tutto pronta ad affrontare un grande numero di veicoli elettrici, e questa impreparazione si nota ancora una volta confrontando i nostri dati con quelli esteri. Se in Italia ci sono poco più di 30mila punti di ricarica, in Germania se ne contano quasi 80mila, mentre in Francia sono più di 65mila. Certo, il numero delle colonnine presenti nel nostro paese sta crescendo, ma Motus-e fa comunque notare che l’11,5% del totale risulta inutilizzabile, e che solamente l’8% è alimentato con corrente continua. Il problema maggiore, in ogni caso, sarebbe quello della carenza delle colonnine di ricarica lungo la rete autostradale. In Italia questo sistema conta 506 stazioni di servizio, delle quali però solamente 59 possiedono delle colonnine di ricarica. Ne risulta quindi che, prima di affrontare un viaggi con un’auto elettrica, risulta ancora indispensabile pianificare attentamente le tappe per la ricarica.
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