Australia, la barriera corallina minacciata dai mutamenti climatici
LA RICERCA. Un team di scienziati della University of Western Australia, del CSIRO e dell’Università della California-San Diego ha analizzato campioni di corallo prelevati dall’Oceano Indiano. Gli studiosi erano interessati a capire come le correnti oceaniche e le temperature dell’acqua influenzino la barriera corallina. A destare preoccupazione è in particolare La Niña, un fenomeno climatico registrato nel Pacifico tropicale che provoca l’innalzamento della temperatura dell’acqua.
LA PAROLA AGLI SCIENZIATI. I coralli sono particolarmente indicati per questo tipo di studio, presentando anelli di crescita simili a quelli che si ritrovano negli alberi. «Questo ha evidenziato come la variabilità del clima nella parte occidentale dell’Oceano Pacifico tropicale influenzi i cambiamenti dei venti e delle correnti marine nell’Oceano Indiano orientale», ha dichiarato il professor Jens Zinke, docente all’UWA Oceans Institute e scienziato dell’AIMS-UWA. Le strutture dei coralli hanno consentito agli studiosi di recuperare dati fino al 1795.
UN ECOSISTEMA IN PERICOLO. Dal 1980 è aumentata sia la variabilità del livello del mare, sia l’intensità delle correnti. La ricerca ha consentito poi di recuperare informazioni importanti sull’ondata di calore che nel 2011 ha provocato una moria di pesci e lo sbiancamento dei coralli. Secondo gli autori dello studio, riscaldamento globale e innalzamento del livello delle acque inciderebbero dunque pesantemente sulla salute delle barriere coralline dell’Australia occidentale. A rischio anche la Ningaloo Reef, il sito dal 2011 Patrimonio mondiale dell’umanità.
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