Come annaffiare al meglio le piante di casa
LA GIUSTA QUANTITÀ. Per avere un giardino rigoglioso anche fra le pareti della propria casa, è necessario che le piante in vaso ricevano le dovute cure e soprattutto il giusto quantitativo d’acqua. È bene informarci, magari facendo una ricerca su internet, per capire quando e quanto è opportuno bagnarle e se assorbono l’acqua dal terreno o anche dalle foglie. Bisogna prestare attenzione al tipo di vaso: quelli di coccio sono porosi e, dunque, consentono una rapida evaporazione dell’acqua, mentre quelli di plastica trattengono l’umidità. Quando si innaffia è necessario monitorare la capacità del terreno di far penetrare un liquido e di farlo defluire nel sottovaso. Se il terriccio è troppo secco possiamo mettere la pianta in ammollo per mezz’ora e poi far scorrere via l’acqua in eccesso. Non lasciamo la pianta immersa troppo a lungo, altrimenti le radici potrebbero marcire.
COME FARE. Se notiamo che il terriccio si stacca dai bordi del vaso, significa che è troppo asciutto. In questo caso pratichiamo dei buchi con un bastoncino in modo che l’acqua penetri più facilmente. Anche il momento in cui annaffiamo le piante è importante: infatti, farlo la mattina presto o la sera permette alle radici di assorbire l’acqua prima che il sole secchi il terriccio. Per impedire l’evaporazione si può procedere con una pacciamatura, usando pezzetti di corteccia di pino, foglie secche, paglia o ciottoli. Anche i cristalli idrofili, le così dette “perle d’acqua”, possono essere un ottimo modo per dare la giusta umidità alle piante senza sprechi. Infine, prestiamo attenzione a dove collochiamo le piante poiché alcune, come i cactus, hanno bisogno di zone calde e soleggiate, mentre altre crescono meglio dove c’è umidità e in penombra.
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