Ananas, buono e fa bene, ma perché?
Da dove arriva l’ananas
Molti sono ormai i frutti tropicali che frequentemente mangiamo, come kiwi, papaya e mango, ma è forse l’ananas quello più diffuso e famigliare. Appartiene a un genere di piante della famiglia delle Bromeliaceae e la specie più coltivata si chiama Ananas comosus. Questa pianta è originaria del Sud America e venne vista per la prima volta nel 1493 da Cristoforo Colombo anche se, curiosamente, frutti somiglianti ad ananas appaiono in alcuni mosaici romani e in una statuetta, il che fa supporre che fossero già conosciuti nell’antichità. Oggi l’ananas è molto noto anche grazie ai nutrizionisti ne fanno un punto di riferimento nelle diete più rigorose, perché è molto efficacie nell’aiutare la digestione. Infatti l’ananas è ricco di bromelina, un enzima fondamentale per metabolizzare le proteine, quindi ottimo dopo un pasto molto abbondante a base di carne.
Proprietà e controindicazioni
Essendo povero di calorie, solo 40 in 100 g, ma ricco di potassio che contrasta la ritenzione idrica, l’ananas aiuta a combattere gli inestetismi delle gambe come la cellulite e la pelle “a buccia d´arancia”. Inoltre, essendo costituito per l’86% d’acqua, è anche un ottimo diuretico, ed è l’ideale per combattere la sensazione di pesantezza delle gambe. All’ananas è stato anche riconosciuto un effetto anti età grazie alla presenza delle vitamine A e C, dei sali minerali come calcio, fosforo e ferro, e di altre sostanze benefiche. È stato anche provato che questo frutto contrasta la formazione di sostanze cancerogene nell’organismo ed è amico del cuore, poiché aiuta a rendere più fluido il sangue, riducendo così il rischio di trombosi. Ricordiamo però, che i preparati con ananas potrebbero invece essere poco tollerati da persone che soffrono di ulcera e sono controindicati a chi è in trattamento con anticoagulanti perché potrebbe aumentare il rischio di emorragie.
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