Ammorbidente: perché non usarlo e come sostituirlo
AMMORBIDENTE? NO GRAZIE. Prima di tutto l’ammorbidente costa. Certo, è bello avvolgersi in panni morbidi e accoglienti, ma ci sono altri modi per raggiungere lo stesso risultato, con costi minori, senza danni per l’ambiente e nemmeno per la nostra salute. Anche il nostro bucato sta meglio senza ammorbidente: a lungo andare infatti i tessuti sottoposti a lavaggi con ammorbidente si logorano, o meglio, vengono rivestiti da una patina che ne rende sempre più difficile un buon lavaggio. Ma a guadagnarne, oltre al nostro portafogli e ai nostri indumenti, è soprattutto l’ambiente: l’ammorbidente contiene dei tensioattivi cationici e dei componenti petrolchimici che inquinano l’acqua, oltre ovviamente a danneggiare la nostra pelle.
AMMORBIDENTI FAI DA TE: BICARBONATO, ACETO, SALE E ACIDO CITRICO. Per sostituire i costosi e inquinanti ammorbidenti commerciali ci sono molti espedienti casalinghi ed ecologici: si può per esempio aggiungere un cucchiaio di bicarbonato al detersivo per addolcire l’acqua e rendere i nostri capi più morbidi al tatto. Anche l’aceto funziona molto bene, rimuovendo dai nostri tessuti i residui del detersivo e del calcare che a lungo andare induriscono le fibre tessili. C’è poi un altro segreto della nonna da svelare, il più semplice di tutti, ovvero il sale grosso: versato direttamente nel cestello o insieme al detersivo, crea un’azione ammorbidente e aiuta la preservazione dei colori. Ultimo sostituto dell’ammorbidente, e probabilmente il più efficace, è l’acido citrico: lo si acquista in polvere, lo si diluisce in acqua, e lo si aggiunge al detersivo. Semplice, economico ed ecologico.
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