Altea: la pianta per il trattamento delle infiammazioni
Le proprietà benefiche
Il nome altea deriva dal greco “guarire”, già nell’antichità era nota per le sue eccezionali proprietà curative e, come la malva, fa parte della famiglia delle Malvacee. Si tratta di una pianta erbacea a fusto non legnoso, perenne o biennale, che ama gli ambienti ricchi di acqua o molto umidi ed è diffusa soprattutto nell’Italia settentrionale e centrale, anche se proviene dagli Stati Uniti. Dell’altea vengono usate le radici, le foglie e i fiori, tutti ricchi di mucillagini e di sostanze antinfiammatorie e antiossidanti, come flavonoidi, antocianosidi, acidi fenolici e scopoletolo. Sono soprattutto le mucillaggini a rendere così efficace questa pianta nel trattamento di malattie infiammatorie delle vie aeree e del cavo orale, poiché formano sulle mucose una pellicola protettiva, utile anche in caso di gastriti. Anche nel trattamento esterno di malattie cutanee o semplici ferite, degli impacchi fatti con l’altea risultano molto efficaci. Le mucillagini aiutano anche la regolarizzazione dell’intestino oltre ad avere un’azione antinfiammatoria e protettiva della mucosa intestinale.
Come usare l’altea
L’estratto di altea viene normalmente usato nel trattamento della tosse secca e delle irritazioni del cavo faringeo. In altri paesi è frequente prescrivere gli estratti di radici, foglie e fiori in caso di perdita dell’appetito e di disturbi alla digestione. In cosmesi, specie nelle creme prodotte per pelli delicate come quelle di anziani e bambini, l’altea è molto usata per le sua proprietà antinfiammatorie e lenitive, e l’estratto glicolico può essere utilizzato come ingrediente per prodotti per la rasatura e la depilazione. Poiché l’ingerimento di questa pianta non provoca alcuna controindicazione le sue foglie possono essere mangiate secche in gravidanza o durante l’allattamento per combattere la stitichezza, inoltre le mucillagini contribuiscono alla riduzione dell’assorbimento intestinale di medicine. Per questo l’altea è molto consigliata anche a tutti coloro che stanno seguendo una terapia farmacologica, sempre però dietro consulto medico.
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