allocchi barrati
Animali

Uccidere centinaia di migliaia di gufi per difenderne altri: giusto?

La maggior parte di noi, quando parla di gufi, fa riferimento in realtà agli allocchi. Si tratta in entrambi i casi di rapaci notturni, ma con importanti differenze. A livello estetico, il gufo presenta due penne che sporgono in alto dal capo, mentre l’allocco presenta una testa di forma rotonda, con due padiglioni piumati a incorniciare gli occhi. Ecco, distinguere gufi da allocchi non è difficile; a prima vista potrebbe invece essere meno facile distinguere l’allocco barrato da quello macchiato. Il primo è più grosso, più veloce nella riproduzione, più aggressivo, ed è per questi motivi che sta prendendo il sopravvento sull’allocco macchiato nella costa occidentale degli Stati Uniti. Territorio che, però, è sempre stato l’habitat naturale dell’allocco macchiato, che proprio per via della diffusione sempre maggiore dei “cugini” barrati (provenienti dalla costa orientale), sta andando incontro all’estinzione. Da qui la proposta, da parte dell’U.S. Fish and Wildlife Service, di uccidere oltre 470.000 allocchi barrati nei prossimi 30 anni, così da proteggere il più debole allocco macchiato.  

La proposta di uccidere 470.000 allocchi barrati

Negli anni sono state messe in campo diverse iniziative per difendere l’allocco macchiato. Va sottolineato infatti che il ridursi della popolazione di questi uccelli è iniziato decenni fa, innanzitutto per il venir progressivamente meno dell’habitat tipico dell’allocco macchiato. Ed è da considerare anche il fatto che, molto probabilmente, il diffondersi dell’allocco barrato nella costa occidentale degli Stati Uniti è anch’esso da ricondurre all’uomo. Negli ultimi 20 anni la popolazione di allocchi macchiati si è ridotta del 75%, con un declino che viaggia ora intorno al tasso del 5% annuo. Continuando di questo passo, dicono gli esperti, gli allocchi macchiati scompariranno completamente da Oregon e Washington nel giro di pochi anni, per arrivare infine all’estinzione totale.

E certo gli allocchi barrati non hanno delle vere e proprie colpe. Eppure, per “salvare” i cugini macchiati, la proposta ufficiale è quella di procedere con la soppressione di oltre 470.000 allocchi barrati, nei territori di Oregon, Washington e California. A mettere in opera questa azione sarebbero dei “tiratori appositamente formati”, armati di richiami, riflettori e fucili. Per supportare questa proposta l’U.S. Fish and Wildlife Service cita uno studio pubblicato nel 2021, che riporta i risultati di un esperimento attuato in 5 aree di queste stesse foreste nel corso di 5 anni: l’uccisione di 2.485 allocchi barrati si sarebbe tradotta in un 10% di probabilità di sopravvivenza in più per gli allocchi macchiati.

Non tutti sono d’accordo

È veramente giusto sterminare centinaia di migliaia di uccelli per salvarne altri dall’estinzione? In effetti la questione etica non è delle più semplici. Tanto più che i risultati non sono assicurati: lo stesso studio citato dall’USFWS mostra che l’uccisione degli allocchi barrati ha portato a una stabilizzazione della popolazione di allocchi macchiati, ma non – almeno per ora – ha una loro crescita. A battersi contro la proposta è per esempio l’organizzazione Friends of Animals, del Connecticut: secondo la loro portavoce, Jennifer Best, “non è etico uscire, richiamare i gufi sbarrati e sparargli con un fucile perché attualmente stanno meglio nell’ambiente esistente e superano le altre specie”. La decisione ufficiale, in ogni caso, verrà presa tra la primavera e l’estate.