Allarme spreco: un terzo del cibo finisce nella spazzatura
Uno spreco vergognoso
La Banca Mondiale ha calcolato che negli Stati Uniti una famiglia media di quattro persone butta nel cassonetto circa 1.600 dollari di cibo all’anno; lievemente migliori – ma pur sempre scandalose – le cifre attribuite al Regno Unito, dove un normale nucleo familiare sprecherebbe ‘solo’ 1.100 dollari ogni dodici mesi. «La quantità di cibo sprecato nel mondo è vergognosa» ha affermato Jim Yong Kim, presidente della Banca Mondiale. «Milioni di persone in tutto il pianeta ogni sera vanno a letto affamate, ma nonostante ciò milioni di tonnellate di cibo finiscono nei bidoni della spazzatura, o risultano avariate ancor prima di raggiungere i supermercati».
La colpa della grandi catene
Gli alimenti che più degli altri finiscono nel vortice dello spreco insensato sono i cereali, la frutta e la verdura. Ma la responsabilità non è solo dei consumatori: gran parte del danno è costituito dalle politiche di acquisto delle grandi catene commerciali, che incentivano una sovrapproduzione di cibo destinato ad essere cestinato.
Non solo il cibo, ma anche l’energia per produrlo
Il rapporto della Banca Mondiale sottolinea inoltre come lo spreco non riguarda solo il cibo ma anche l’energia utilizzata per produrlo: si pensi per esempio alla quantità d’acqua sprecata per la coltivazione di frutta, verdura e cereali destinati alla spazzatura. Non essere degli economisti per capire che un drastico mutamento del comportamento dei consumatori e dei commercianti è oramai improrogabile.
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