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Agricoltura

Alimentazione sostenibile, ragionamenti post Seeds&Chips 2017

A quasi due mesi dal termine del Seeds&Chips di Milano è tempo di tirare le somme e ragionare sull’industria dell’agroalimentare e dell’alimentazione sostenibile. Guardando al futuro e ripensando a quanto accaduto nelle giornate lombarde.

Definire i contorni del secolo, parola di Obama

In occasione del suo primo discorso ufficiale, da quando ha lasciato lo studio ovale, Barack Obama ha dichiarato davanti al pubblico del Seeds&Chips di Milano, una verità che molti nel mondo dell’industria alimentare e dell’alimentazione sostenibile hanno atteso per anni. Dalla bocca dell’ ex presidente però queste parole sono arrivate soltanto dopo aver abbandonato il ruolo istituzionale. Qualche settimana fa, durante l’incontro di Milano, davanti a una élite di imprenditori, investitori e leader mondiali Obama ha riconosciuto pubblicamente che sarà il cambiamento climatico a “definire i contorni di questo secolo, e lo farà più di ogni altra cosa”, tuttavia subito dopo il cambiamento climatico è il settore agroalimentare ad avere una grande voce in capitolo nelle future pieghe che subirà il nostro mondo.

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Tra Milano e (i patti di) Parigi

Quando era presidente, l’agenda sul cambiamento climatico di Obama era per lo più settata su tematiche riguardanti la regolamentazione del settore energetico, anche se durante la sua visita milanese non si è soffermato troppo sulle ultime questioni di governo, nonostante l’amministrazione Trump in quei giorni facesse notizia per la sua decisione di riconsiderare la necessità degli Stati Uniti di mantenere il patto di Parigi.

Alimentazione sostenibile, qualcosa è cambiato

Tuttavia il Seeds&Chips di Milano ci ha lasciato, oltre all’intervento di un nuovo Obama più orientato verso l’alimentazione sostenibile, il chiaro segnale di una direzione netta verso cui ci si sta dirigendo. Durante le giornate del convegno sono stati affrontati tanti nuovi temi come “I Millennials che stanno cambiando l’industria alimentare”, “L’utilizzo degli strumenti di agricoltura di precisione”, “Nuovi alimenti”, “il cambiamento climatico e l’industria alimentare” e “l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul sistema alimentare”.
Sono certamente questi i nuovi temi da mettere in agenda quando si vuol parlare di alimentazione sostenibile e nuove politiche alimentari.

Verso il futuro

La manifestazione si è conclusa giovedì 11 maggio con la consegna dei Seeds&Chips 2017 Awards, i premi conferiti alle startup più innovative a livello globale nel settore food e ag tech, e si sta già pensando alla prossima edizione tanto che al termine della cerimonia di premiazione, l’ideatore di Seeds&Chips, Marco Gualtieri, ha fatto un bilancio dell’edizione appena conclusa, e ha annunciato il primo dei grandi ospiti della prossima edizione 2018: l’ex Segretario di Stato degli Stati Uniti, nonché candidato alla Presidenziali del 2004, John Kerry.

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Danielle Gould

Un momento fondamentale per conoscersi e approfondire

Ma quali sono le tecnologie che realmente servono al mondo delle AGTech e a quello del Foodtech? Cosa è emerso dalle giornate Milanesi Seeds & Chips?
Secondo Danielle Gould, CEO di Food +Tech Connect, questo convegno ha riunito insieme imprenditori e investitori di tutto il mondo che stanno lavorando su più fronti su diversi tipi di innovazioni. È stato un ottimo luogo di incontro per fare il punto della situazione, ma anche per nascere dialoghi e consentire alle idee e alle tecnologie di espandersi. Milano ha rappresentato un Hub temporaneo dove è stato possibile imparare molto su queste nuove tecniche e dove è stato anche possibile avere delle conversazioni approfondite e dettagliate. Di sicuro è stato l’inizio di uno scambio di idee e si potrà continuare a discuterne magari andando più in profondità.

Il patto di Milano e il futuro dell’AGTech

Anche Danielle Nierenberg CEO di Food Tank è rimasta soddisfatta dell’esperienza milanese.
Una delle cose che più ha apprezzato è stato l’emergere di un forte legame tra la tecnologia e la politica alimentare. Un esempio su tutti è rappresentato dal seguito che è stato dato al patto di Milano per le politiche alimentari. Si tratta di un accordo firmato durante Expo 2015 da 140 paesi che si sono impegnati ad aumentare realmente, a livello nazionale, l’innovazione nelle tecniche agroalimentari. L’accordo darà (e in parte sta già dando) nuove idee per aumentare l’accesso al mercato alle aziende, ma (soprattutto sul lungo periodo) farà emergere i vantaggi nel costruire spazi verdi cittadini e nel favorire l’agricoltura urbana, oltre che replicare i diversi progetti in maniere alternative per adattarli ad altre realtà e ad altre città.

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Danielle Nierenberg

Una conferenza che ha innovato e rilanciato l’industria

La conferenza ha portato nel mondo dell’agricoltura sostenibile diverse novità che sarà presto (si spera) possibile osservare nel lavoro quotidiano delle industrie agroalimentari. Si sono visti molti hardware e altrettanti software. Tantissime soluzioni tech per ristoranti, l’agricoltura e la distribuzione; inoltre sono stati portati ed esposti al pubblico anche dei prodotti alimentari nuovi, tutti molto interessanti. Prevalentemente stiamo parlando di ingredienti innovativi, come le alghe o la farina di caffè.
Il futuro del cibo è stato e sarà ancora Milano, grazie al Seeds&Chips, uno degli eventi europei più importanti per mettere in contatto il mondo dell’agricoltura, con quello della tecnologia e dell’alimentazione sostenibile.