Aggiornamenti sull’Hyperloop: a che punto siamo?
Quello del trasporto ad altissima velocità in tubi pneumatici è stato un sogno che il mondo dei trasporti ha accarezzato per tanti anni. Nessuno, però, aveva avuto il coraggio necessario per proporre concretamente questa tecnologia. Nessuno, fino al 2012, quando Elon Musk – inventore, ingegnere, patron di Tesla e di SpaceX – propose al mondo intero la sua visione dei treni ad altissima velocità. Ma a che punto siamo con questa tecnologia futuristica? Quali sono gli ultimi aggiornamenti sull’Hyperloop?
Un treno da 1.000 km/h
Prima di dare un’occhiata agli aggiornamenti sull’Hyperloop, può essere utile dare una rispolverata ai suoi obiettivi principali: lo scopo degli esperimenti condotti fino ad ora è quello di arrivare ad avere un sistema di capsule di alluminio in grado di viaggiare – spinte da motori lineari a induzione e da compressori d’aria – all’interno di appositi tubi senza attrito. Passeggeri e beni, grazie a questa tecnologia, potrebbero dunque spostarsi da un posto all’altro alla velocità di circa 1.000 chilometri orari. Insomma, non siamo arrivati al teletrasporto, ma ci stiamo andando piuttosto vicino.
Economico e sostenibile
Non siamo interessati agli aggiornamenti sull’Hyperloop solo perché non vediamo l’ora di muoverci ad una velocità spaziale. No, a destare un grande interesse è anche il fatto che, come spiegato da Elon Musk, l’Hyperloop sarà un sistema di trasporto con un impatto molto meno negativo sul paesaggio e sulle città rispetto a quello di una normale linea ad alta velocità. Oltre ad essere meno impattante, poi l’Hyperloop sarà più economico: si stima che il sistema californiano dovrebbe costare un decimo del sistema ad alta velocità progettato precedentemente. Ovviamente, poi, anche l’ambiente gioverebbe di questa innovazione. L’Hyperloop infatti sarebbe completamente alimentato da energia elettrica rinnovabile, generata da una mote gigantesca di pannelli solari che andrebbero a produrre ben più energia del necessario, trasformando così un mezzo di trasporto in un generatore in grado di distribuire elettricità alla rete elettrica circostante. Quando l’Hyperloop diventerà realtà, il traffico aereo e le emissioni di anidride carbonica ad esso correlate si ridurranno in maniera del tutto naturale, in quanto viaggi come quelli tra Los Angeles e San Francisco, o tra Amsterdam e Parigi, saranno molto più veloci, economici e sostenibili nel sistema di trasporto ideato da Musk.
Hyperloop One davanti agli altri
Tenere il conto degli aggiornamenti sull’Hyperloop non è semplice come potrebbe sembrare. Vista l’effettiva difficoltà di sviluppare una simile tecnologia, Elon Musk ha infatti deciso di rendere del tutto pubblica e open la sua idea, invitando quante più persone e imprese a sviluppare in autonomia un progetto di Hyperloop. Ad oggi la compagnia che sembra essere più in avanti con i lavori rispetto agli altri è la Hyperloop One, la quale sta portando avanti i suoi esperimenti nel deserto del Nevada.
Gli aggiornamenti sull’Hyperloop
Ed è proprio dal deserto del Nevada che arrivano i più interessanti aggiornamenti sull’Hyperloop. Proprio in questi giorni la Hyperloop One sta infatti realizzando una linea di tubature in scala reale per effettuare i suoi test: per ora sono stati costruiti i primi 500 metri, ma il DevLoop (così si chiama il prototipo) arriverà ad essere lungo circa tre chilometri tra punto di partenza e punto di arrivo. Il primo obiettivo di questi test è quello di costruire una tratta tra San Francisco e Los Angeles, in grado di collegare le due città californiane in meno di 30 minuti (adesso, in automobile, occorrono circa sei ore).
In viaggio entro il 2019
Stando agli ultimi aggiornamento sull’Hyperloop, la società californiana dovrebbe essere in grado di iniziare ad effettuare i primi trasporti merci entro il 2019, per poi arrivare al trasporto passeggeri entro e non oltre il 2021. E i progetti non sono localizzati nei soli Stati Uniti: è già in fase di progettazione avanzata l’Hyperloop tra Dubai e Abu Dhabi, e si sta lavorando anche per l’ideazione di due progetti in Russia e in Finlandia.
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