Acqua, cifre shock nel rapporto ONU: ne servirà il 55% in più

LA FINITEZZA DELL’ACQUA. È una realtà che viene riproposta da decenni, eppure ogni volta il mondo intero sembra far le orecchie da mercante: l’acqua, il nostro bene supremo, non è una risorsa infinita. Sono infatti quasi un miliardo le persone che non hanno accesso all’acqua potabile e, a fronte di questa enorme carenza, la domanda continuerà inesorabilmente ad aumentare fino al 55% in più entro il 2050. Queste cifre spaventose sono i dati principali che emergono dal rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche mondiali ‘Acqua e energia‘. Lo studio in questione è stato presentato nei giorni scorsi alla Camera dei deputati.

IL 20% DEI BACINI È SOVRASFRUTTATO. L’aumento del 55% della domanda d’acqua nei prossimi decenni sarà causato essenzialmente dalla richiesta di maggiore energia. Secondo le stime dell’Onu, la crescita della domanda sarà trainata dall’industria manifatturiera (400%) dal termoelettrico (140%) e dagli usi civili (130%). Ma se la richiesta dell’oro blu sarà sempre più alta, le risorse da sfruttare saranno sempre più esigue: le riserve d’acqua nelle falde del sottosuolo sono in progressiva diminuzione, con un 20% dei bacini mondiali già ad oggi sovrasfruttati.

SERVE UN FRENO. Come ha ricordato il direttore generale dell’Unesco Irina Bokova, «l’acqua è una delle questioni urgenti. Non possiamo stare ad aspettare: la cooperazione non è una questione di scelta ma è un imperativo». Serve dunque un freno e una maggiore organizzazione dello sfruttamento delle risorse: stando alle stime dell’Agenzia internazionale per l’energia, il prelievo globale di acqua per la produzione di energia nel 2010 è stato di 583 miliardi di metri cubi, un volume pari al 15% del totale. Sull’argomento è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il quale ha ammesso che «dobbiamo capire che le risorse che per anni abbiamo considerato illimitate stanno invece per finire: hanno una loro limitatezza naturale».