La salvia, una pianta dalle mille qualità
La pianta miracolosa
Il nome salvia proveniente dalla parola “salvus” che significa “sano”. Già nell’antichità, infatti, erano ben note le proprietà curative di questa pianta, tanto che i mercanti olandesi erano soliti scambiare un solo cesto di foglie di salvia con tre cesti di tè. I romani la veneravano poiché ritenevano potesse curare quasi tutte le malattie, considerandola la “pianta dell’immortalità”, e la coglievano seguendo un rituale particolare. Anche per i Galli aveva la capacità di guarire le malattie e la usavano come metodo preventivo contro febbre e tosse, mentre i cinesi pensavano fosse in grado di “regalare” la longevità. È una pianta sempreverde che cresce generalmente nelle zone mediterranee poiché predilige climi temperati, ma si trova facilmente anche in altri paesi.
Le proprietà della salvia
La salvia ha ottime proprietà antinfiammatorie, balsamiche, digestive, espettoranti, ed è utile nella cura di sindromi mestruali dolorose e disturbi della menopausa. Inoltre è utile contro la ritenzione idrica, gli edemi, i reumatismi e le emicranie, ed è anche indicata per lenire gengiviti e ascessi. Chi mangia salvia soffre meno di diabete, poiché riduce la glicemia e migliora il processo di cicatrizzazione delle ferite. Inoltre aiuta la memoria, l’esaurimento fisico o intellettuale, è un gastroprotettore e aiuta persino a regolare la sudorazione. Anche nella cosmesi la salvia trova tantissime applicazioni. Basta, ad esempio, strofinare una foglia sui denti per renderli più bianchi, in infuso consente di restituire ai capelli un colore naturale e brillante, ed è un ottimo detergente per la pelle. Attenzione però: La salvia contiene tracce di tujone, un chetone complesso che può essere tossico se assunto concentrato o in alte dosi.
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