Quanto fa bene il miglio? Ecco tutti i suoi segreti
LE QUALITÀ DI UN CEREALE POCO CONOSCIUTO. Il miglio è un cereale appartenente alla famiglia delle graminacee e, per ragioni culturali, in occidente è quasi sempre unicamente destinato alla nutrizione animale, anche se negli ultimi anni molti nutrizionisti si sono accorti delle sue potenzialità. La sua caratteristica principale, e che più ne ha portato a una rivalutazione, è di essere privo di glutine, quindi l’ideale per chi soffre di celiachia. Il miglio ha un apporto energetico piuttosto alto, simile a quello degli altri cereali secchi. Notevole è il contenuto di fibre, e i suoi chicchi sono ricchi di amido, ma anche di minerali come ferro, magnesio, fosforo e silicio. Inoltre in questo cereale è particolarmente presente il gruppo di vitamine A e B. Nella cosmesi è usato come prodotto di bellezza per pelle, capelli e unghie, infatti, nelle popolazioni che ne fanno un largo uso, gli uomini e le donne hanno capelli lucenti ed unghie forti e resistenti.
IN CUCINA. Il miglio può essere utilizzato come qualunque altro cereale grezzo e se sottoposto a ebollizione se ne può ottenere una polenta simile a quella ricavata dal mais. Molto frequentemente lo si usa per fare zuppe e miste di cereali o cereali e legumi. Con esso si possono anche confezionare dolci di tipo croccante con il caramello cristallizzato. Tradizionalmente, soprattutto nelle regioni africane nelle quali è più diffuso, la farina di miglio è impiegata per la produzione di alimenti simili al pane non lievitato, mentre il seme intero, cotto al naturale, viene usato come un tipico primo piatto. Nei paesi occidentali è invece impiegato principalmente negli alimenti dietetici dei celiaci e rientra anche tra gli ingredienti della cucina macrobiotica e di quella vegana.
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