10 mosse e ti sistemo il cambiamento climatico
ECONOMIA E CLIMA. Dieci mosse per rilanciare l’economia ed evitare che il cambiamento climatico finisca per far aumentare le temperature di due gradi centigradi nel 2030: questo è il succo del nuovo rapporto delineato dalla Commissione globale sull’economia e sul clima, un gruppo formato da 28 esperti tra politici ed economisti. Per mettere in atto questi propositi, incentrati su un drastico taglio delle emissioni di CO2, è necessaria una intensa collaborazione su tutta la linea, dai governi alle imprese, dagli investitori alle comunità.
10 MOSSE. Primo e inappellabile requisito per combattere il cambiamento climatico è un investimento globale di almeno 1000 miliardi all’anno da versare nelle energie rinnovabili. Una cifra enorme, che però, secondo gli esperti, darebbe i suoi frutti anche sul piano dell’economia. La commissione ha infatti assicurato che i benefici economici globali sarebbero pari a 18 mila miliardi di dollari entro il 2035. Ma la rivoluzione dovrebbe partire dal basso, ovvero dalle singole città, le quali dovrebbero introdurre strategie urbane incentrate sulle basse emissioni, soprattutto per quanto riguarda il trasporto pubblico, l’efficienza energetica e il settore dei rifiuti. Se le città devono inquinare meno, anche fuori dal territorio urbano serve maggiore attenzione, con una strenua lotta alla deforestazione e un continuo ripristino dei terreni agricoli abbandonati e degradati. La commissione ha poi sottolineato che tutte le economie, sia quelle mature che quelle emergenti, dovrebbero impegnarsi a tagliare ogni forma di sussidio per i combustibili fossili e tassare pesantemente le emissioni nocive. La commissione invita poi tutti gli stati ad inserire nei propri piani infrastrutturali nazionali il relativo impatto sul cambiamento climatico, mentre si invita calorosamente il settore privato a sostenere la ricerca sulle tecnologie a basse emissioni. Tornando al settore dei trasporti, per garantire un contenimento del cambiamento climatico è necessaria una riduzione delle emissioni dovute al trasporto aereo e navale. Ultima mossa elaborata dalla commissione sarebbe poi la messa al bando degli idrofluorocarburi, i quali tuttora vengono impiegati in composti come i solventi, i refrigeranti e le schiume isolanti.
OTTIMISMO PER IL FUTURO. Le previsioni della commissione sull’esito del piano elaborato sono ottimiste. Come ha dichiarato Felipe Calderón, co-presidente della commissione, «il rapporto dimostra che il successo è possibile: possiamo raggiungere la crescita economica e ridurre il pericolo del divario delle emissioni. L’obiettivo che ci siamo proposti, che un tempo si pensava molto lontano, è viceversa alla nostra portata».
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