Le proprietà curative dell’aloe vera
LA STORIA. L’aloe è una pianta grassa originaria dell’Africa centrale, ma si può trovare sia nel bacino del Mediterraneo, sia in oriente o negli Stati Uniti e persino in Oceania. Cresce spontanea sui terreni secchi e calcarei, ma si può tenere anche sul terrazzo di casa. La sua diffusione si deve anche al fatto che le proprietà mediche dell’aloe vera sono note da millenni, tanto che gli usi che gli antichi facevano di questa pianta sono praticamente gli stessi di oggi. Sono soprattutto gli antichi egizi a essere legati all’aloe vera poiché erano soliti piantarla all’ingresso di una nuova casa, così da potersi assicurare lunga vita e felicità. Pare che anche Nefertiti e Cleopatra usassero la sua polpa come crema idratante per mantenere la pelle giovane. La descrizione delle sue virtù terapeutiche si ritrovano nei manuali medici della dinastia Sung, datati intorno al 1276 a.C., mentre nell’antica Grecia il succo si mescolava alla mirra per disinfettare il cavo orale. Sono state ritrovate nei diari di Cristoforo Colombo annotazioni sull’estratto di aloe vera usata come medicina tuttofare per curare i naviganti durante le lunghe traversate oceaniche.
LE PROPRIETÀ. L’aloe vera può essere usata in due modi: come succo condensato o in gel. Nel primo caso ha un effetto lassativo e depurativo, e viene impiegata contro la stipsi atonica ma è anche indicata anche per chi vuole ottenere un effetto depurativo sull’intero organismo. Il gel che è racchiuso nelle foglie carnose della pianta è invece ottimo per rigenera la pelle e viene molto usato per infiammazioni e dermatiti. Ha un potente effetto antidolorifico e antinfiammatorio poiché la sua composizione chimica inibisce la produzione dei neurotrasmettitori prodotti localmente dai tessuti danneggiati e stimola anche la rigenerazione delle cellule, favorendo la cicatrizzazione. Il gel di questa pianta è adatto anche nel caso di dermatiti batteriche ed è usatissimo nelle creme solari poiché ha un’azione schermante nei confronti dei raggi UV.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo