Come vengono fatte le merendine industriali?
MERENDINE CHIMICHE. Una delle cose che più spesso diamo da mangiare ai bambini nel pomeriggio o a colazione sono le merendine confezionate, quelle che troviamo nei supermercati. Le mamme le usano perché sono veloci e golose, mentre la pubblicità ingannevole delle multinazionali fa il resto, proponendole come cibi sani e nutrienti. In realtà se si guardasse come sono prodotte e cosa contengono, nessun genitore le darebbe più da mangiare ai propri figli. In un documentario intitolato “Come vengono fatte le merendine industriali”, creato dal gruppo Mondo alla Rovescia su una traccia audio di Carla Signoris, si vedono i processi industriali per la realizzazione delle merendine. Nel video si sente un bambino chiedere alla mamma come nasce una tortina, e la mamma inizia il suo racconto come fosse una fiaba: «Tutto nasce con un piccolo seme di grano che viene irrorato con un fungicida prima della semina». Questo è solo l’inizio dell’orrore, perché il discorso continua elencando tutte le sostanza chimiche e i metodi di lavorazione industriali. Intanto, a video, si vede la lavorazione in fabbrica.
COSA C’È DENTRO. Nelle merendine industriali sono presenti insaporitori, coloranti, conservanti, dolcificanti oltre all’olio di palma, presente in moltissimi prodotti, sia dolci che salati, e assai nocivo per la salute dei consumatori, ma anche per l’ambiente visto che è una delle cause del disboscamento del Borneo. La lavorazione industriale riduce al minimo l’intervento manuale dell’uomo: le materie prime per le merendine vengono conservate a temperatura e atmosfera controllate, oltre ad essere prelevate e dosate per l’impasto in modo totalmente automatizzato. Meglio quindi rimboccarsi le maniche e fare da soli le merendine per i propri bambini, oppure sostituirle con un frutto di stagione. I bambini, infatti, devono imparare che il cibo viene dalla natura, che è una cosa che “si fa con le mani”, non un oggetto che si scarta come un pacchetto di Natale.
Ecco il video di Mondo alla Rovescia:
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