Papa Francesco pubblica la prima enciclica “green”
Attesa da molti mesi, è stata finalmente presentata ieri in Vaticano “Laudato si’”, prima enciclica green nella storia della Chiesa. All’evento era presente Joannis Zizioulas, metropolita di Pergamo, in rappresentanza del patriarca Bartolomeo. Proprio alle riflessioni di quest’ultimo ha dichiarato in più occasioni di essersi ispirato Papa Francesco.
L’obbiettivo dell’enciclica è quello di mettere in luce la responsabilità morale umana per le condizioni in cui versa l’ambiente e di indurre una riflessione sulle azioni più opportune da mettere in pratica per diminuire il nostro impatto sull’ecosistema.
La riflessione del pontefice va poi all’odierna situazione socio-economica. Non facciamo pagare ai popoli il prezzo della crescita a ogni costo, chiede il Papa, rallentiamo il passo e puntiamo a uno stile di vita conciliabile con la difese dell’ambiente. I popoli, dice Francesco, hanno già pagato un costo notevole per il salvataggio delle banche.
Le guerre sono un’altra delle minacce concrete all’ambiente in cui viviamo. Quelle nucleari e biologiche, prima di tutto, con tutto il potenziale distruttivo che si portano dietro. Ma anche quelle che troppo spesso si combattono nel mondo per il controllo dell’acqua. «È prevedibile, scrive papa Bergoglio, che il controllo di questa risorsa da parte di grandi imprese mondiali si trasformi in una delle principali fonti di conflitto di questo secolo». L’accesso all’acqua potabile deve rimanere un diritto essenziale, fondamentale e universale.
Quello che chiede il papa è dunque una rivoluzione ecologica, l’adozione di nuovi stili di vita per «esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale». «Questo accade – scrive Bergoglio – quando le scelte dei consumatori riescono a modificare il comportamento delle imprese».
Dal punto di vista economico, per il Papa è invece necessario che alcune parti del mondo accettino un percorso di decrescita, che possa favorire il trasferimento di ricchezza e benessere. «Nessuno vuole tornare all’epoca delle caverne – precisa il Papa – però è indispensabile rallentare la marcia per guardare la realtà in un altro modo e recuperare i valori e i grandi fini distrutti da una sfrenatezza megalomane».
A conclusione dell’enciclica trova posto anche una sorta di vademecum che riporta indicazioni pratiche per il rispetto dell’ambiente. Tra queste:
- evitare l’uso di materiale plastico o di carta
- ridurre il consumo di acqua
- differenziare i rifiuti
- cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare
- trattare con cura gli altri esseri viventi
- utilizzare il trasporto pubblico
- condividere un veicolo
- piantare alberi
- spegnere le luci
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