FAO: nel mondo si soffre meno la fame, ma ancora non è stata debellata
UN SUCCESSO A METÀ. La FAO ha pubblicato il rapporto “Lo stato dell’insicurezza alimentare nel mondo 2015” per capire com’è cambiata la situazione mondiale negli ultimi 25 anni nell’ambito di fame e mal nutrizione. Ne è emerso che, nonostante la situazione sia migliorata, ancora oggi 795 milioni di persone, circa una su nove, soffrono di fame. Rispetto al 1990-92 questo dato è sceso di 216 milioni, nonostante la crescita demografica che ha visto aumentare la popolazione del pianeta di 1,9 miliardi. L’ultimo World Happiness Report stilato dall’Onu ha mostrato che, nonostante la crisi, oggi il mondo sta meglio rispetto al passato anche se il clima d’insicurezza ha avuto ricadute a livello globale sull’eliminazione totale della fame. «I progressi verso la piena realizzazione degli obiettivi di sicurezza alimentare stabiliti per il 2015, sono stati ostacolati in questi anni da condizioni economiche globali difficili», ammette la Fao.
OBIETTIVI FUTURI. Anche i cambiamenti climatici hanno impedito l’azzeramento totale della fame nel mondo, si legge sempre nel rapporto: «Eventi meteorologici estremi, calamità naturali, instabilità politica e conflitti civili hanno contribuito a ostacolare il progresso. Sono 24 i paesi africani che oggi stanno affrontando crisi alimentari, il doppio rispetto al 1990; circa una persona su cinque che soffre la fame vive in ambienti di crisi caratterizzati da una governance debole e da una estrema vulnerabilità alle malattie e alla morte». Per il momento 72 su 129 dei Paesi monitorati dalla Fao hanno raggiunto l’Obiettivo del Millennio di dimezzare la prevalenza della denutrizione entro il 2015 e dunque la strada è ancora lunga. «Il quasi raggiungimento degli obiettivi ci dimostra che è possibile eliminare questa piaga nel corso della nostra esistenza. Dobbiamo essere la generazione Fame Zero» ha commentato José Graziano da Silva il direttore generale della Fao.
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