Altro che junk food: a Milano nei distributori automatici insalate e yogurt
Distributori di benessere
Mangiare sano al distributore automatico? Una battaglia ardua, se non impossibile. Ma non a Milano: contro l’invasione del junk food, il Gruppo ospedaliero San Donato ha deciso di cambiare la dieta alimentare della città di Expo 2015, disseminando il capoluogo di distributori di cibi sani e sostenibili. Il progetto si chiama “Eat. Alimentazione sostenibile”, ed è stato lanciato dal vicepresidente del gruppo ospedaliero Paolo Rotelli. Ma Eat non è costituito unicamente da distributori automatici: a breve sarà inaugurato il primo ristorante Eat, presso la casa di cura La Madonnina di Milano.
Rivoluzione alimentare
L’alimentazione sostenibile non è e non deve essere sinonimo di privazione. E quelli di Eat ci tengono a sottolinearlo, tanto che nelle Eat Machine milanesi è possibile acquistare cioccolato fondente, insalate, macedonie, frutta secca, frullati, yogurt, biscotti. Questi particolari distributori automatici si stanno pian piano facendo strada in città, prendendo il posto dei precedenti dispensatori di junk food. Come ha affermato Rotelli, «si tratta di una vera rivoluzione, un’alternativa al cibo spazzatura che ci viene proposto in ogni angolo dell’ambiente cittadino». Tutti i milanesi possono già toccare con mano e assaggiare questa piccola rivoluzione alimentare, accedendo ai distributori degli ospedali Niguarda e San Carlo, a quelli dell’Istituto auxologico italiano e persino da Dolce&Gabbana. Forti della propria esperienza in campo medico – il gruppo San Donato gestisce quattro milioni di pazienti ogni anno – quelli di Eat sentono «il dovere e la missione di diffondere un concetto di prevenzione concreto e accessibile a tutti». Perché un’alimentazione sostenibile e sana ci aiuta a stare bene sia oggi che domani, e allo stesso tempo preserva l’ambiente.
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