Italia: in 24 anni emissioni tagliate del 20%
MENO GAS SERRA. Finalmente qualche buona notizia per l’aria italiana: nel 2014 le emissioni di gas serra sono diminuite del 20% rispetto al 1990, un calo complessivo che ha superato le più rosee aspettative. Il passo più significativo di questa lotta alle emissioni è da individuare proprio negli ultimi due anni: rispetto al 2013, nel 2014 in Italia le emissioni sono calate del 6–7%. I dati sono stati anticipati dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, e si dà il caso che il presidente della Fondazione sia proprio Edo Ronchi, ovvero l’ex Ministro dell’Ambiente che nel ’97 firmò per l’Italia l’accordo di Kyoto.
PROTOCOLLO DI KYOTO. «Quando firmai l’accordo che impegnava l’Italia a una diminuzione delle emissioni serra del 6,5% entro il 2012, ci furono opposizioni fortissime» ha ricordato Ronchi, «oggi siamo a meno 20%: era un obiettivo possibile e lo abbiamo anche superato». Questo buon risultato è in parte influenzato dalla crisi economica, ma anche e soprattutto da tutta quella serie di accorgimenti che hanno fatto diminuire l’intensità carbonica del nostro prodotto interno lordo. Come specifica Ronchi, infatti, «nel 2014 sono stati emessi circa 300 grammi di CO2 per produrre un euro di Pil, contro i 400 grammi del 2005». Tutto questo significa che, anche in caso di una ipotetica e tanto sperata ripresa economica, le emissioni dovrebbero comunque continuare a calare anno dopo anno, in virtù del mutamento strutturale del sistema energetico italiano. Insomma, i fattori chiave sono rappresentati dall’efficienza energetica e dalle fonti rinnovabili.
410 MILIONI DI TONNELLATE. In totale, le emissioni del 2014 sono state di circa 410 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente, una cifra inferiore di ben 25-30 milioni rispetto a quella presentata nel 2013. Ma la solidità del progresso ambientale italiano è maggiormente visibile sul lungo termine, ovvero confrontando i dati odierni con quelli del 1990: qui il calo delle emissioni si attesta intorno alle 110 milioni di tonnellate di Co2 equivalente (se invece si volesse calcolare il picco negativo raggiunto nel 2005, la differenza sarebbe di ben 170 milioni di tonnellate).
BENE L’ITALIA, MALE IL PIANETA. Ma se i dati italiani presentati dalla Fondazione sviluppo sostenibile sono incoraggianti, non si può dire lo stesso per l’andamento globale delle emissioni di gas serra. A livello planetario, infatti, l’inquinamento dell’atmosfera non conosce ad oggi una tregua: durante l’anno appena trascorso la concentrazione di anidride carbonica ha raggiunto e superato le 400 parti per milioni. Cifre drammatiche, soprattutto se confrontate con il livello dell’epoca preindustriale, pari a 280 parti per milione. E se rispetto al 1990 le emissioni italiane sono calate di molto, le emissioni globali sono invece aumentate del 30%, arrivando complessivamente a più di 50 miliardi di tonnellate di anidride carbonica equivalente.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo