EPA: ecco la classifica delle aziende USA più green
L’Agenzia per la Protezione Ambientale Americana (EPA) stila ogni hanno la classifica delle aziende che più si impegnano sul fronte delle energie rinnovabili. Le 100 aziende partner impiegano complessivamente ogni anno oltre 23 miliardi di chilowattora di energia verde, pari a oltre l’83% dell’energia impiegata da tutte le aziende che partecipano al progetto dell’EPA.
Fra le imprese spiccano i nomi di importanti multinazionali americane. Sono molte quelle del settore hi-tech, ma non mancano neppure aziende della grande distribuzione organizzata o della ristorazione. Molto significativa è la presenza di una grande città americana, Houston, fino ad ora famosa per la sua industria energetica legata allo sfruttamento del petrolio.
La classifica dell’EPA si basa sui contratti stipulati dalle aziende con i produttori e i distributori di energia elettrica. Sono questi ultimi ad indicare la tipologia delle fonti utilizzate e a certificarne la provenienza green. L’ordine delle aziende all’interno della classifica fa riferimento al consumo di energia pulita in valori assoluti espressi in chilowattora. Vediamo le aziende 10 che hanno conquistato le piazze migliori.
1) Intel CorporationÈ la più grande azienda multinazionale americana produttrice di microporcessori, dispositivi di memoria e circuiti di supporto alle telecomunicazioni e alle applicazioni informatiche. Ha conquistato il primo posto della classifica, impiegando oltre 3 miliardi di chilowattora, pari al 100% del fabbisogno complessivo.
2) Microsoft CorporationAl secondo posto troviamo l’azienda fondata nel 1975 ad Albuquerque da Bill Gates. Microsoft acquista ogni anno più di 2,4 miliardi di chilowattora di energia verde ogni anno. L’adozione di misure di efficienza energetica e gli investimenti in progetti di riduzione delle emissioni di carbonio hanno portato la società a ridurre le emissioni di anidride carbonica di almeno il 30% a partire dal 2007.
3) Kohl’s Department StoresCon sede a Menomonee Falls nel Wisconsin, Kohl‘s è un grande magazzino specializzato nei servizi alle famiglie. Negli ultimi anni la catena di supermercati ha adottato un approccio integrato nella gestione ambientale. L’impegno sul fronte delle energie rinnovabili ha portato l’azienda a potenziare tantissimo gli impianti fotovoltaici che producono l’energia, fino ad arrivare ad ottenere un surplus del 13% rispetto ai consumi.
4) Google Inc.Al quarto posto della classifica troviamo un nome notissimo del mondo di internet. La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. L’azienda lavora da anni sul fronte delle emissioni per minimizzare il proprio impatto ambientale. Le sue strutture consumano il 50 per cento di energia in meno rispetto a un tipico data center e dal 2007 l’azienda è classificata come „carbob neutral“. Nel settembre 2013, la società ha firmato cinque accordi a lungo termine per oltre 570 megawatt di energia eolica. Se si aggiungono i crediti di carbonio acquistati e il miliardo di dollari speso fino ad ora in progetti di energia rinnovabile, si raggiunge una capacità totale di oltre 2 gigawatt, molta più energia di quanto Google utilizzi realmente.
5) Wal-Mart Stores, Inc.Wal-Mart aiuta le persone in tutto il mondo a risparmiare denaro e a vivere meglio. Da qualche anno l’attività si svolge non solo nei negozi fisici, ma anche online e attraverso i dispositivi mobili. Ogni settimana oltre 200 milioni di clienti visitano gli oltre 10.000 negozi della catena in 27 paesi, per un fatturato totale di circa 444 miliardi dollari. Walmart continua ad essere leader nella sostenibilità e nella filantropia aziendale, con ottimi risultati anche sul fronte ambientale.
6) Apple Inc.Si classifica sesta un’altra azienda universalmente conosciuta per i suoi prodotti tecnologici. La Apple dichiara di continuare a lavorare con l’obiettivo di raggiungere un consumo di energia di energia pari a zero per i propri centri dati, strutture aziendali, e negozi al dettaglio in tutto il mondo. L‘approccio è a più livelli: efficienza energetica, generazione di energia da fonti rinnovabili partnership con utilities e fornitori di energie rinnovabili. In altre situazioni, Apple acquista crediti di energia rinnovabile.
7) Houston (Texas)La città di Houston ha firmato un accordo per l’acquisto di oltre 140 MW di energia rinnovabile per i prossimi due anni: in questo modo l‘energia verde rappresenterà la metà del fabbisogno annuale di energia elettrica. “Houston è già conosciuta come la capitale energetica del mondo, ma ci siamo impegnati a diventare la capitale delle energie rinnovabili” ha dichiarato il sindaco della città Annise Parker. “L’acquisto di energia verde riduce l’impatto ambientale della nostra città, abbassa il costo dell’energia rinnovabile nel tempo e sostiene lo sviluppo di nuove produzioni da fonti rinnovabili“.
8) U.S. Department of EnergyIl Dipartimento dell’Energia lavora per garantire il futuro energetico, la leadership tecnologica e scientifica, e la sicurezza nucleare degli Stati Uniti d’America. Si impegna inoltre per e per dare una risposta alle problematiche ambientali ereditate dalla guerra fredda. Il 12% dell’energia di cui hanno bisogno le sue strutture proviene da fonti rinnovabili, in particolar modo dalla combustione di biomasse, dall’idroelettrico, dal solare e dall’eolico.
9) Starbucks Company-Owned StoresDall’apertura del primo negozio, nel 1971, Starbucks si impegna per un business responsabile all’altezza della fiducia e del rispetto dei propri clienti. Il consumo di energia costituisce circa l’80% delle emissioni di carbonio dell’azienda. La catena di caffetterie sta lavorando per migliorare le performance energetiche dei propri punti vendita e per sostenere lo sviluppo del mercato dell’energia verde. Ad esempio acquistando crediti energetici pari a oltre il 50% del consumo di energia elettrica dei propri negozi a livello globale, con l’obbiettivo di arrivare a coprire il 100% entro la fine del 2015.
10) UnileverNegli ultimi anni la multinazionale americana si è impegnata a limitare le emissioni di gas serra associate alla produzione: l’obbiettivo è quello di raddoppiare l‘uso di energia rinnovabile per portarlo al 40% entro il 2020. Nel 2013, in particolare, la quantità di CO2 prodotta è scesa a 833.000 tonnellate, che equivale a una riduzione del 32% per tonnellata di produzione. In termini assoluti questo corrisponde a una riduzione del 62% rispetto ai valori registrati nel 1995.
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