Clima: mancano 3 minuti all’apocalisse

IL FALLIMENTO DELLA POLITICA. Nel 1947 gli scienziati dell’Università di Chicago crearono l’orologio dell’apocalisse per rappresentare in maniere visiva quanto il pianeta fosse vicino alla mezzanotte, ovvero alla fine del mondo. Da tre anni le lancette dei minuti non venivano spostate e segnavano 5 minuti alla mezzanotte. Nel 2015, però, gli scienziati hanno deciso di muovere di 2 minuti in avanti le lancette, riducendo a 3 minuti il tempo mancante all’arrivo dell’ora X. Le motivazioni portate dai membri del Bulletin of the Atomic Scientists, un gruppo di scienziati che include tra gli altri 17 premi Nobel, sono state le seguenti: «Nel 2015 il cambiamento climatico incontrollato, l’ammodernamento globale delle armi nucleari e gli arsenali atomici fuori misura, pongono straordinarie e innegabili minacce per la sopravvivenza dell’umanità, e i leader mondiali hanno fallito nell’agire con velocità o con le scelte necessarie per proteggere i cittadini da una potenziale catastrofe. Questi fallimenti della leadership politica mettono in pericolo ogni persona sulla Terra».

L’AMMONIMENTO DEGLI SCIENZIATI. Prima di oggi l’ultimo movimento della lancetta risale al gennaio 2012 quando fu portata avanti di un minuto riducendo la distanza alla mezzanotte di cinque. Quando fu creato l’orologio, mancavano sette minuti all’Armageddon, dovuti principalmente alla paura di una guerra nucleare tra Usa, Urss e Cina. Da allora le lancette sono state regolate 18 volte, passando dai 2 minuti a mezzanotte del 1953 ai 17 minuti del 1991. L’ultima volta che la lancetta si è trovata a 3 minuti dall’apocalisse era il 1983, quando le relazioni tra Usa e Urss erano al massimo livello di freddezza. «La probabilità di una catastrofe è molto alta», avvertono gli scienziati. «Non stiamo dicendo che sia tardi per intervenire, ma che la finestra di azione si sta rapidamente chiudendo. Il mondo ha bisogno di essere svegliato dal suo letargo e iniziare a fare i cambiamenti necessari prima che sia davvero troppo tardi».